Laga festival: le comunità di eredità e il futuro dei territori

Siglato un patto di cooperazione e solidarietà tra cinque comuni dei Monti della Laga; ha preso così avvio il 2 dicembre ad Accumoli un percorso interterritoriale volto alla valorizzazione del patrimonio culturale e accrescere la partecipazione dei cittadini alla vita delle proprie comunità. L’iniziativa, promossa dalla rete territoriale dei monti della Laga all’indomani del grande successo della seconda edizione del festival culturale dei borghi rurali ha portato ad un tavolo di confronto i sindaci di Teramo, Arquata del Tronto, Accumoli, Cortino, Rocca S. Maria.

I sindaci dei cinque comuni, in rappresentanza di tre regioni, hanno ribadito come i processi di auto-organizzazione e gestione territoriale, dopo il rovinoso sisma del 2016, vanno per lo più oltre i confini amministrativi e quindi individuare un nuovo livello di interazione può rappresentare una strategia vincente. Finalità del patto, che è stato (simbolicamente) firmato sia dagli amministratori che dai cittadini presenti, è quello di promuovere e sviluppare congiuntamente le potenzialità dei diversi territori, attraverso attività ed iniziative, come il Festival dei borghi, dove gli abitanti dei diversi comuni sviluppano reti di relazioni e collaborazioni. L’incontro di Accumoli ha prodotto subito dei risultati significativi con la definizione di tre argomenti molto interessanti, sui quali si apriranno presto dei tavoli progettuali (su piattaforma on line?):

Accademia dell’Arenaria: il valore storico e culturale delle strutture tradizionali in pietra arenaria, la valorizzazione dei caratteri identitari di un territorio, il recupero di figure professionali legate alla storia di queste nostre montagne (antichi mestieri).

Laga chef: l’eredità dei sapori tradizionali di due versanti in un patrimonio culturale comune (la Transumanza), un presidio “Laga chef” a sostegno della candidatura della cucina italiana patrimonio Unesco.

Transumanza e “Metro-montagna”: riconfigurare la territorialità tra storia, patrimonio culturale e territorio, nuove relazioni tra centri metropolitani e territori montani (un osservatorio sulle buone pratiche del riabitare) che tenga in conto l’ambiente naturale straordinario e peculiare della Laga conservato pressoché intatto dalle popolazioni che lo abitano e che per questo sanno ancora esprimere una identità forte basata sui valori della comunità.

Più di cento sono stati i partecipanti al convegno, numerosi provenienti dalla città di Teramo e dagli altri centri della Laga ricadenti nella provincia teramana, organizzati da FederTrek/Borghi e Sentieri della Laga. Successivamente la visita al centro storico distrutto di Accumoli è stata molto partecipata emotivamente; ha destato meraviglia, dopo sette anni dal sisma, lo stato del capoluogo ancora in parte bloccato dalla rimozione delle macerie. Sotto la sapiente regia della Pro Loco di Accumoli in collaborazione con Radici Accumolesi, Accumoli in Marcia e Laga insieme è stato offerto un pranzo a base di Gricia, salumi e formaggi del luogo accompagnato dalle “Scrippelle ‘mbusse” all’antica maniera, tradizionale piatto della cucina teramana. Sono stati presenti stand di prodotti locali e di produzioni di artigianato artistico il tutto allietato dai vini offerti dalla Casa vinicola Casale del Giglio.

Foto: RietiLife ©

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