Travolto e ucciso mentre pascola il gregge, la famiglia ricorda lui e le vittime della strada con albero e presepe sulla Farense

Enrico Galante, pastore di professione, è stato travolto ed ucciso a 61 anni da una macchina il 17 ottobre del 2012 mentre era con il suo gregge di pecore sul ciglio della strada. Ogni anno la famiglia lo ricorda.

“Il mio gesto – scrive il figlio di Enrico, Enito – è quello di ricordare mio padre travolto e ucciso 12 anni fa e il 17 ottobre del 2012 mentre pascolava le sue pecore da un’auto che gli ha tolto la vita all’età di 60 anni e lo ha allontanato dalla famiglia. Come ogni anno lo ricordo nel luogo in cui è morto, creando un albero in una curva buia della via Farense a Fara in Sabina e quest’anno ho voluto realizzare – viste le numerose vittime della strada che ci sono – non solo un albero ma anche un piccolo presepe un piccolo presepe con la speranza che ci sia più prudenza ma soprattutto per dire ‘basta sangue sulle strade’. La provincia di Rieti negli ultimi mesi si è macchiata troppe volte di sangue e il mio appello è quello di usare molta prudenza affinché nessuno pianga i propri cari su questa asfalto ormai rosso. Quest’anno ho coinvolto mio fratello Giuseppe che, quando è morto mio padre aveva soltanto 6 anni: insieme a lui abbiamo realizzato artigianalmente come ogni anno un albero diverso, nel luogo dove lo abbiamo visto per l’ultima volta. Basta, basta sofferenza spero che questo albero possa far capire a molte persone il dolore che non passa mai. Nonostante i 12 anni è sempre vivo con i nostri cuori”.

Foto: Galante ©

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