“Nessuno ascolta il mio appello per il trasferimento di mio figlio carabiniere, intervenga Mattarella”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una donna reatina, già ospite sulle nostre pagine.

Egregio Direttore la ringrazio nuovamente da cittadina onesta, da donna, da nonna, da madre malata anziana e sofferente di darmi voce in questo momento buio per me e per la mia famiglia. Cercherò di essere breve , di non essere ripetitiva per non sembrare petulante ma purtroppo non ho più forze dopo essermi rivolta al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, al Ministro della Difesa alla Premier Giorgia Meloni, non mi rimane che denunciare pubblicamente tutto ciò che accade a mio figlio, rivolgendomi al PRIMO Cittadino D’Italia, a colui che rappresenta l’unità nazionale ed è a Capo delle Forze Armate, il Presidente Della Repubblica SERGIO MATTARELLA oltre che al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale Militare di Roma perché ad ogni azione vi è una reazione e ad ogni ingiustizia vi deve essere una risposta per tutelare chi soffre e viene abbandonato. Già nelle mie lettere precedenti ho spiegato che mio figlio MANCINI GIANLUCA Vice Brigadiere dell’Arma dei Carabinieri, in servizio presso la Compagnia Carabinieri di Fermo, aveva proposto domanda di trasferimento per essere impiegato presso il Comando Provinciale di Rieti per gravi motivi familiari che affliggono la mia famiglia e parliamo di patologie gravi, oncologiche non di semplici o passeggeri malori, dopo oltre otto mesi, alla seconda mia lettera il Comando Generale ha deciso di dare una risposta negativa, verosimilmente per salvare la faccia dopo un articolo stampa visto il notevole ritardo nella risposta. Mio Figlio, sempre più afflitto e sofferente, visto la ingiusta risposta negativa avuto dal vertice militare, si è rivolto al Comando Carabinieri della Legione Marche che in un primo momento, sempre a dire di mio figlio, le avrebbe garantito qualora arrivasse una risposta negativa da Roma un impiego nelle Compagnie di Ascoli Piceno o Camerino per ridurre la distanza da Rieti, poi a risposta notificata, il Comando Legione Carabinieri Marche Avrebbe fatto marcia indietro e sempre su quanto mi riferisce mio figlio, le avrebbero detto che lui per ben quattro anni a partire dal 2022 è vincolato all’impiego presso il Comando Provinciale Carabinieri di Fermo, fin qui tutto normale, credo proprio di no e mi spiego. Oltre a far continuare la sofferenza di mio Figlio, portandolo allo sfinimento vi è un probabile trattamento di non equità e una verosimile ingiustizia manifesta nei suoi confronti, uso questi termini perché tramite mio figlio sono venuta a conoscenza che il Comando Legione Carabinieri Marche ha trasferito un altro Vice Brigadiere che ha gli stessi vincoli di mio figlio, pari corso di mio figlio, dal Comando Provinciale Carabinieri Di Fermo in un reparto presso il Comando Provinciale Carabinieri di Ancona, quindi come mi sembra di capire che le norme non sono uguali per tutti, lascio ai lettori dare la giusta interpretazione. Sempre da quando mi riferisce mio Figlio Gianluca il suo Comandante di Legione le avrebbe riferito tramite un delegato COBAR che verrà movimentato ad anno nuovo, strana risposta, mentre altri militari vengono movimentati nell’arco di poche settimane mio figlio deve ancora soffrire per una data che non ha e una certezza che non c’è visto il tanto temporeggiare da parte del Comando Carabinieri Marche. Non pensavo che si arrivasse a ciò, so per certo che mio figlio nonostante tutto continua a svolgere il proprio servizio, con tutte le sofferenze che ne conseguono da questo ingiusto trattamento, le ho suggerito di effettuare tutti gli accertamenti medici e di interfacciarsi con un legale specialista nel settore militare per far valere le proprie ragioni dopo aver più volte chiesto aiuto alla scala gerarchica con i risultati attuali. Mi duole dirlo, mio Figlio è iscritto ad un sindacato, UNARMA, Lui parla molto bene della Segreteria Regionale Marche di questo sindacato ma io chiedo ai vertici del sindacato, che cosa avete fatto per mio Figlio????! Se questi sono i risultati, credo che siete riusciti a fare ben poco, oppure non siete stati ascoltati neanche voi, oppure avete le mani legate, sono stata anche io iscritta per anni ai Sindacati. Mi ha fatto tanto male, leggere una dichiarazione sui social fatta da un rappresentante Sindacale militare di un’altra Sigla, dove dichiarava che le lettere non vanno fatte per sputtanare l’amministrazione e che le mie dichiarazioni erano strumentali, beh, dico a questo rappresentante ruffiano e insensibile che si dovrebbe vergognare perché lui sicuramente non ha una figlia o sorella che ha subito due interventi chirurgici con carcinoma maligno, non glielo auguro mai, non ha una madre come me, vedova, anziana malata e sofferente, certe affermazioni fanno male e spero che i colleghi di mio figlio non si mettano nelle mani di certi rappresentanti delle parti sociali. VOGLIO RIMARCARE E SFIDO CHIUNQUE A DIRE IL CONTRARIO, CHE NELLE MIE LETTERE HO SEMPRE

LODATO, APPREZZATO, LA BENEMERITA ARMA DEI CARABINERI, CHE PORTA PRESTIGIO AL PAESE

ITALIA, IO LA REPUTO UN PRESIDIO Dl LEGALITA’, Dl GIUSTIZIA, UN FIORE ALL’OCCHIELLO DEL PAESE ITALIA CHE CON LE PROPRIE DONNE E I PROPRI UOMINI DEDITI AD UN IMPORTANTE E DELICATO SERVIZIO ISTITUZIONALE, FA ONORE TRICOLORE.

IO, DONNA, MAMMA, ANZIANA E MALATA NON SONO E NON SARO’ MAI CONTRO L’ARMA DEI CARABINIERI, GRANDE E NOBILE ISTITUZIONE, PERCHEI LA AMO E LA RISPETTO, COME LA AMA E LA RISPETTA MIO FIGLIO GIANLUCA MANCINI MA SONO FERMA NEL CONDANNARE DETERMINATE AZIONI INGIUSTE, CHE VENGONO POSTE IN ESSERE NEI CONFRONTI DEL VICE BRIGADIERE MANCINI GIANLUCA, MIO FIGLIO E FIGLIO DELL’ARMA DEI CARABINIERI.

CARISSIMO DIRETTORE, io credo e vorrei tanto essere smentita dai fatti che le mie lettere pubbliche siano state prese come un attacco o una sfida invece di un appello o richiesta di aiuto ad una GRANDE ISTITUZIONE CHE OGNI GIORNO AIUTA MIGLIAIA Dl ITALIANI. Tale interpretazione ha influenzato anche il Comando Carabinieri Marche, visto che nonostante l’ascolto e la vicinanza del il Comando Carabinieri Marche non è riuscito ad aiutare nella propria autonomia di Comando mio Figlio. Vado per ipotesi, vorrei tanto sbagliarmi.

Ringrazio il Maresciallo De Angelis per la vicinanza e per la disponibilità nell’aiutare mio figlio, purtroppo per quello che può… un Grande Ringraziamento con un Sentito GRAZIE Il Colonnello TROIANI che da quanto mi riferisce mio figlio appena ricevuto a rapporto le ha chiesto delle condizioni di salute di mia Figlia, grazie di CUORE COLONNELLO, infiniti auguri per la sua carriera, li merita tutti.

INTANTO MIO FIGLIO RIMANE NELLA SUA SOFFERENZA E NELLA SUA SOLITUDINE, PRESO COSTANTEMENTE DA COLPI Dl SONNO NEL PERCORRERE RIETI/FERMO E VICEVERSA, OLTRE A EPISODI Dl TACHICARDIA.

SIG. PRESIDENTE MATTARELLA DALL’ALTO DEL SUO RUOLO, LA PREGO Dl INTERVENIRE, Ml AIUTI E SOPRATTUTTO AIUTI Mio FIGLIO.

Foto: RietiLife ©

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