Rieti contrasta la violenza sulle donne con un programma di appuntamenti imperdibili

(di Martina Grillotti e Valentina Fabri) Rieti contro la violenza sulle donne con un programma di eventi volti al contrasto. Gli eventi – che si svolgeranno tra il 22 e il 28 novembre – sono organizzati in collaborazione tra il Comune di Rieti, la Provincia ma anche la Asl, le Forze dell’Ordine e la Prefettura. Il programma è stato presentato oggi nella sala consiliare del Comune di Rieti.

L’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Rieti, Giovanna Palomba, ha presentato commossa il programma: “Dobbiamo combattere insieme per scardinare la violenza – ha detto – e lo facciamo sottoscrivendo un protocollo con la Prefettura e rinnovando quanto abbiamo già fatto lo scorso anno. Dobbiamo fare rete per ottimizzare le azioni di prevenzione”. Eventi che andranno da infopoint di Asl fino alla cena di beneficenza a favore delle donne vittime di violenza, organizzata dalla Provincia di Rieti. “Siamo tutti ancora un po’ scossi dagli eventi di cronaca e da quello che è accaduto alla nostra Giulia ma lo sforzo che faremo per le donne viene da lontano da ben prima di questi eventi, perché ogni giorno dobbiamo combattere la violenza, e non solo quando accade qualcosa – ha detto il Presidente della Provincia, Roberta Cuneo – Dobbiamo guidare i giovani ad un cambiamento culturale perché hanno bisogno di momenti di riflessione e non solo a scuola ma anche con le famiglie”.

Il prefetto di Rieti, Pinuccia Niglio, ha sottolineato l’importanza del protocollo che verrà firmato domani “Dobbiamo puntare molto sull’educazione, dobbiamo scardinare delle convinzioni che ci portiamo avanti da decenni, da secoli, siamo intrisi di una cultura che vede una soggezione della donna ed un predominio dell’uomo. Finché non scardiniamo tutto questo non cambiaremo. Rieti ha gli stessi numeri del resto d’Italia, i fenomeni di violenza sono in crescita”.

“Siamo in prima linea per riconoscere la violenza – ha detto il direttore sanitario della Asl di Rieti Angelo Barbato – abbiamo un problema culturale che va cambiato. Serve un cambio di passo”.

Foto: Fabri ©

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