(di Cristian Cocuccioni – da RietiLife Free Press) La scuola di Poggio Fidoni e i lavori di rinforzo strutturale, il Marconi e il lavoro per l’adeguamento sismico, il maltempo che ha causato non pochi problemi al Falcone-Borsellino. Sono solo alcuni casi che riguardano l’argomento scuola nel Reatino, almeno sul fronte comunale, mentre su quello della Provincia la questione è un’altra: il dimensionamento degli istituti. Il presidente, Roberta Cuneo, ha smosso mari e monti per cercare di evitare la chiusura delle scuole e ha incontrato pochi giorni fa, in un tavolo tecnico preliminare, i sindacati per discutere del dimensionamento scolastico che interessa le scuole reatine.
“Da parte della Regione – ha spiegato Cuneo – è doveroso considerare una deroga all’applicazione del dettato normativo, per tutto il territorio della provincia di Rieti”. Una netta risposta che non lascia spazio a dubbi: non si può e non deve essere fatto. Intanto lunedì 13 novembre Cuneo incontrerà i dirigenti scolastici degli istituti interessati per rimarcare e cercare di creare un documento unitario contro gli accorpamenti da presentare direttamente alla Regione. L’assessore ai Lavori Pubblici, Politiche di Ricostruzione, Viabilità e Infrastrutture della Regione, Manuela Rinaldi, solo pochi giorni fa aveva rassicurato che “nessuna scuola sarà tagliata, due scuole saranno accorpate ma ad oggi nessuno può decidere quali. Vedremo a gennaio 2024”. Dunque è ancora tutto in formula di ipotesi, e se anche le normative sono quelle, la Regione sembra avere piena disponibilità al dialogo. Anche perché Rieti è una Provincia “unica della Regione a carattere prevalentemente montuoso – si legge nella lettera che Cuneo ha inviato alla Pisana – e che persistono infrastrutture varie di collegamento non dirette”. A quasi un anno dalla sua nomina di Presidente della Provincia, Roberta Cuneo si trova già di fronte ad una delle più grandi sfide della sua carica e che, già a partire da lunedì, segnerà un altro passaggio fondamentale.
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