Una città in lutto per Marcello Moroni: alle 15 i funerali a San Michele

(di Christian Diociaiuti – da RietiLife Free Press) L’aria mite, leale, buona, comprensiva, non l’aveva persa, nonostante il mondo ultimamente lo avesse forse un po’ piegato, ma mai spezzato. Rieti piange Marcello Moroni, 70 anni: una professionalità immensa, di cancelliere del Tribunale di Rieti (sulle orme del padre) e mille passioni tra cui la cultura, il giornalismo (pubblicista dal 1978), la Festa del Sole e la montagna.

Ecco, proprio quella gli è stata fatale. Un’escursione a Terminillo con il Cai di Rieti – di cui curava la comunicazione – nella giornata di prevenzione cardiologica, con misurazione della pressione arteriosa in quota assieme a tanti medici volontari. Si è sentito male, un malore acuto; nonostante la presenza dei medici, per lui non c’è stato nulla da fare, domenica mattina. Non hanno potuto fare nulla i dottori e gli altri soccorritori intervenuti poco dopo: Soccorso Alpino, Vigili del Fuoco, 118, Polizia, Carabinieri. L’elicottero della Guardia di Finanza ha recuperato la salma e l’ha portata all’obitorio del De Lellis dove da domenica mattina si sono alternate tantissime persone per rendergli l’ultimo saluto e stare vicino alle tre figlie, Claudia, Flavia e Giulia. La moglie Antonella è morta nel 2018 a causa di un male incurabile e accanto a lei riposerà a Cottanello, dopo i funerali previsti oggi alle 15 a San Michele Arcangelo, nel quartiere Borgo, dove viveva con una delle figlie, la 33enne Giulia, giornalista come lui (e nostra cara amica oltre che collega da una vita, a cui tutta RietiLife si stringe con grande affetto).

Nessuna autopsia per Moroni: accertate le cause naturali. Una beffa del destino, in una giornata di prevenzione e di festa, sulla sua amata montagna. Dicevamo, piegato ma non spezzato: Marcello aveva perso la moglie e anche il fratello, Massimo, l’anno prima. Qualche noia di salute, messa alle spalle con grande spirito. Le amate figlie, la nipotina, le passioni, lo hanno aiutato a non cedere mai. Alimentando la rispettabilità della sua figura, innanzitutto di funzionario del Tribunale di Rieti ora in pensione: “Il suo ufficio era, per noi avvocati, la stanza in cui ci sentivamo accolti ed ascoltati nelle nostre richieste” dice Giovanna Palomba, assessore al Welfare e legale. “Protagonista della vita culturale della nostra città, lo ricordiamo come giornalista della pagina reatina di quotidiani locali, nella redazione de ‘Il Territorio’, attivo fin dall’origine nel comitato della Festa del Sole” tratteggia l’ex assessore Gianfranco Formichetti. Anche il sindaco Daniele Sinibaldi, a nome della città, manifesta un dolore enorme: “La comunità cittadina sentirà la mancanza di una persona seria, mite e sempre pronta a dare il suo contributo”.

Serio sì, e poi affabile, inarrestabile nonostante una pacatezza monastica: “Grazie per la passione che hai sempre dimostrato verso la Festa del Sole e per aver trasmesso questo valore anche alla tua famiglia. Sarai sempre nei nostri cuori” è il cordoglio della Festa del Sole sui social. Un “grazie” e un “ciao” grandi, gonfi di ricordi. E lacrime.

Foto: Facebook ©

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