La porchetta più buona di Rieti è quella di Crosti

(di Martina Grillotti) È la porchetta migliore di Rieti secondo l’Accademia Italiana della Cucina: stiamo parlando di quella dei fratelli Crosti a Cotilia. Un premio che è sinonimo di eccellenza riconoscibile a tutti i livelli nel Reatino come in tutto il Lazio e in Italia. Un successo che è dovuto ad una ricetta storica con maiale di provenienza certificata, sale, pepe, aglio e rosmarino. Niente di più.

Un’attività storica che viene portata avanti con passione da 52 anni: era il 1971 quando il fratello di Enzo Crosti (oggi gestore dell’attività), Sandro, decise di aprire un piccolo punto di ristoro scegliendo Cotilia visto il successo delle terme e il grande transito che c’era nella zona. Il tutto mentre il laboratorio è sempre rimasto – e c’è tutt’ora – nella nativa Cantalice, dove già i genitori di Enzo e Sandro dal dopoguerra si erano specializzati, con la loro attività, nella porchetta, per poi aprire anche una macelleria.

Fu Sandro, insieme alla madre (Margherita) a pensare, successivamente, di rendere la porchetta meno speziata e più digeribile: hanno diminuito il sale e le spezie perché diventasse un cibo per tutti, anche per anziani e bambini che frequentavano la zona e così per nonni e nipoti la porchetta di Cotilia è diventata un appuntamento fisso. Oggi – dopo la morte di Sandro nel 2011 – quel punto di ristoro gestito da Enzo e da sua moglie Roberta insieme al collaboratore Mirko, è una tappa fissa per chiunque vada verso Amatrice o verso Ascoli uscendo da Rieti e non potrebbe essere altrimenti visto che, insieme al panino è possibile gustare anche un po’ di sano relax, scambiare due chiacchiere e qualche risata.

Foto: Emiliano GRILLOTTI ©

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