In volo con l’Aeronautica tra mezzi e forze speciali | Le foto e il racconto

Foto: Gianluca VANNICELLI © Grazzanise (Caserta)

RietiLife vi porta Fuori Le Mura. E vi porta in aria. Grazie alla collaborazione nata tra il nostro capo dei fotografi Gianluca Vannicelli e il sito specialistico Aviation-Report, siamo stati a bordo dei mezzi dell’Aeronautica Militare per seguire da vicino un’esercitazione delle forze speciali dell’arma azzurra. L’esercitazione si è svolta presso l’aeroporto militare “C. Romagnoli” di Grazzanise nel casertano sede nel 9° Stormo “Francesco Baracca” con l’ausilio del 17° Stormo Incursori, l’unità di Forze Speciali tier1 dell’Aeronutica Militare.

(di Stefano Monteleone caporedattore Aviation-Report) In addestramento con il 21° Gruppo Volo “Tiger” e gli Incursori del 17° Stormo. Il personale dei due Stormi opera quindi nel comparto delle Operazioni Speciali, uno dei settori in cui la vocazione innata dell’Aeronautica Militare per l’innovazione ed il cambiamento organizzativo si è sostanziata in forma più significativa per sviluppare elevate competenze distintive e peculiari. Il 9° Stormo, con il suo 21° Gruppo Volo, e il 17° Stormo Incursori hanno quindi la capacità di operare in maniera sinergica in contesti multidimensionali nell’ambito dei diversi domini di ingaggio, a livello nazionale e nelle operazioni fuori dai confini nazionali.

In questo contesto abbiamo avuto la possibilità di partecipare a due missioni di addestramento congiunte con un team di incursori del 17° Stormo Incursori di Furbara e due elicotteri HH-101A “Caesar” del 21° Gruppo Volo. La prima missione ha visto l’assalto a due costruzioni/target nelle quali era stata precedentemente segnalata la presenza di gruppi nemici. La seconda missione ha visto il distaccamento di incursori impegnati in un’attività di Helisniping e Vehicle Interdiction.

Decolliamo da Grazzanise, e la coppia di elicotteri con un volo tattico, anche lungo il fiume Volturno, si porta in zona di operazioni. Sul primo elicottero è imbarcato il team Sniper, mentre sul secondo il team d’assalto degli incursori. L’elicottero con in tiratori scelti coprirà tutte le fasi dei due assalti sui casolari dove è stata segnalata la presenze dei gruppi terroristici.

Al rientro dalla missione di assalto ci prepariamo a vivere, praticamente al centro dell’azione, la seconda attività prevista, la Vehicle Interdiction. In cosa consiste la Vehicle Interdiction? E’ una tecnica per fermare i veicoli dagli elicotteri riducendo al minimo i danni collaterali e per trarre in arresto le persone a bordo del veicolo in una progressiva escalation di forza.

Torniamo ora sulla pista di Grazzanise nel vivo dell’azione. In questa attività gli elicotteri e gli incursori hanno interdetto in maniera tattica l’azione di un Suv prendendo successivamente in custodia gli uomini a bordo dell’autovettura. L’elicottero con il team Sniper ha affiancato e superato l’auto lanciata a tutta velocità sulla pista dell’aeroporto. A questo punto il tiratore scelto ha sparato (simulazione) al motore dell’auto bloccandola. Nel frattempo alle spalle della vettura il secondo elicottero è praticamente già atterrato e il team d’assalto si è diretto verso l’auto per neutralizzare definitivamente la minaccia.

A questo punto i terroristi sono stati presi in custodia e caricati a bordo dell’elicottero. Il team Sniper in volo ha continuato a coprire gli uomini a terra durante tutta la fase di interdizione e dell’arresto dei terroristi. L’attività di Helisniping viene condotta al fine di integrare la cornice di sicurezza del personale a terra durante le fasi più critiche di un intervento e per ingaggiare obiettivi statici o dinamici altamente paganti o altamente minacciosi per la sicurezza delle forze.

Dalle poche righe che descrivono questo evento tutto sembra essere semplice, ma di fatto non lo è. La coordinazione tra gli equipaggi di volo e gli incursori è incessante, è un meccanismo perfetto che consente una rapidità d’azione incredibile. Le capacità, espresse da tutto il personale coinvolto in questa esercitazione, si ottengono solo con un addestramento senza soluzione di continuità. Addestramento che viene svolto sia tramite questi eventi che partecipando ad importanti esercitazioni nazionali ed internazionali che, oltre ad affinare particolari peculiarità come quelle viste in questa occasione, spingono al massimo l’integrazione e l’interoperabilità tra personale di volo e di terra, integrazione indispensabile per la buona riuscita di tutte le operazioni del comparto delle Forze Speciali.

Attualmente il 9° Stormo, insieme al 17° Stormo Incursori, dipende dalla 1^ Brigata Aerea Operazioni Speciali (BAOS) di Furbara che ha inoltre un collegamento tecnico con la 46ª Brigata Aerea di Pisa per l’aggiornamento delle procedure, la standardizzazione e l’integrazione dell’attività Supporto Aereo alle Operazioni Speciali della componente velivoli ad ala fissa ed un collegamento tecnico con il 3° Stormo di Villafranca per l’aggiornamento, standardizzazione e l’interoperabilità delle procedure e materiali specialistici e la condotta di attività addestrativa riferita alla componente Forward Arming and Refuelling Point (F.A.R.P.), per le attività S.A.O.S. e P.R..

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