Costini su Facebook: “Sinibaldi ed Emili? I nemici non crescono nella stessa comunità. Si eviti la rottura”

Chicco Costini, storico esponente della destra reatina, ha postato su Facebook un punto sulla diatriba tra Comune – in particolare il sindaco – e il consigliere Antonio Emili.

“Mentre sono al mare leggo con dispiacere dello scontro in atto tra l’attuale maggioranza comunale guidata da Daniele Sinibaldi ed Antonio Emili. Ho visto crescere questa nuova generazione di politici, seguendo, scontrandomi con loro, vivendo insieme mille battaglie di militanza; li ho visti ragazzi con un volantino in mano e la presuntuosa baldanza dei loro quattordici anni diventare ottimi amministratori da giovani adulti. I tanti anni di politica che caratterizzano la mia esistenza, gli oltre 40 anni di milizia in un’area politica prima emarginata e poi diventata maggioranza, i vent’anni di amministrazione con cui i reatini mi hanno voluto premiare, mi fa comprendere come passionalità, legittime ambizioni individuali, differenze caratteriali possono creare lungo il percorso momenti di tensione, frizioni, incomprensioni. Ne sono stato spesso attore protagonista, e credo che alla fine siano connaturate ad una scelta esistenziale che vede nella politica non uno strumento di potere personale ma un servizio per il proprio popolo e la propria comunità, e che proprio perché vissuta con grande generosità spesso tracima nell’eccesso passionale. Personalmente oltre 11 anni fa ho scelto di abbandonare l’agone amministrativo ed elettorale, non trovando più soddisfazione in una competizione che rischiava di diventare solo utile a soddisfare desideri individuali, ma che non riusciva a dare risposte ai grandi conflitti del tempo che viviamo. Per questo da allora ho sempre evitato di intervenire su questioni riguardanti l’amministrazione, le scelte elettorali, la costruzione dei progetti politici e gli equilibri delle maggioranze che si andavano definendo. Solo chi combatte in prima linea ha diritto a parlare, perché senza sporcarsi le mani e senza nulla rischiare è tutto troppo semplice. E anche questa volta non voglio entrare nel merito dello scontro che sta avvenendo. Non conosco i dettagli, non ho partecipato alle scelte, non giudico quel che non conosco. Ma gli uomini, i protagonisti si li conosco bene. E a loro mi permetto di dare un consiglio, sottovoce, senza l’arroganza dei capelli bianchi che pure ho. Daniele, Antonio evitate di portare il conflitto sul piano personale. I nemici, quelli veri, non crescono dentro la stessa comunità. Si possono avere visioni diverse, si può immaginare di percorrere strade differenti, ma la verticalità con cui siete cresciuti è la stessa. Sinibaldi ha dimostrato grande pragmatismo, capacità di sintesi, la maturità che non ti aspetti per la giovane età, ed ha saputo utilizzare queste sue qualità per arrivare a guidare la città, Antonio ha dalla sua la grande cultura, l’eloquenza di anni passati ed oramai purtroppo dimenticata, la ferma volontà di continuare quel che il suo sangue gli ha consegnato, e ne ha fatto la cifra principale del suo impegno politico. Diversi, ma figli della stessa famiglia, della stessa comunità. Una comunità che proprio in questo epoca di grandi cambiamenti, di scelte epocali, epoca in cui è quanto mai necessario tenere la barra dritta non si può permettere di dividersi in uno scontro legittimo ma non funzionale. È giusto che ognuno segua la strada che la sua coscienza gli indica, è giusto che ognuno compia le azioni che ritiene migliori, è la via che ci hanno insegnato : pensare ed agire. E le strade possono essere diverse, forse debbono esserlo, perché solo provando e camminando sui sentieri che si ritengono migliori, anche sbagliando, che si avanza. Ma evitate di trasformare il confronto politico in scontro personale. Il sindaco Sinibaldi ha bisogno di Antonio Emili, che gli ha aperto le porte della sezione e lo ha guidato nella prima parte del suo percorso politico, Antonio Emili ha bisogno della sua comunità per non smarrire la via. Si può litigare, magari evitando di farlo mezzo stampa o social, ma non si può arrivare alla rottura. Il nostro destino è altro. E non possiamo tradirlo”.

Foto. RietiLife ©

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