Contigliano intitola una via ad Angelo Milardi. Il campo Piero Malfatti in sintetico per i giovani

(di Christian Diociaiuti) Contigliano non dimentica due delle sue più illustri figure: intitolata oggi al professor Angelo Milardi la via che porta al rinnovato campo Piero Malfatti, nella parte bassa nel paese, dietro ai giardini di piazza Fiume. Una giornata di festa, utilizzata proprio per scoprire la targa e inaugurare i lavori fatti sul campo, diventato totalmente sintetico, utile per futsal e volley oltre che destinato ad avere spogliatoi una volta che la struttura a supporto dell’impianto sarà liberata dall’archivio del Comune, momentaneamente appoggiato.

Cerimonia con i cittadini e i familiari di Milardi (la figlia e la nipote in particolare) e Malfatti (le famiglie Tulli e Falsini), oltre che col sindaco Paolo Lancia, il vice Alessia Iachetti e l’assessore Enrico Stazi, che ha curato il restyling del campo di gioco. “Due figure che hanno lasciato tanto a Contigliano. Il Professor Milardi con la sua passione per lo sport e per i giovani aggiunge al suo onore oltre al campo sportivo anche una via. Per Piero Malfatti, morto troppo presto, rinnoviamo ricordo e amore con il campo che già portava il suo nome e che ora torna ai giovani del paese” ha ricordato Lancia. L’inaugurazione è proseguita con un torneo di futsal giovanile. Un evento che ha trovato il sostegno del centro giovanile Contigliano, dei Commercianti e dell’associazione Quintilianum. A benedire il campo, il parroco di Contigliano, Don Roberto D’Ammando.

Affidato a Roberto Lorenzetti, contiglianese, storico ed ex direttore dell’Archivio di Stato il ricordo di Angelo Milardi e di Piero Malfatti. “Erano legati da un filo rosso, quello dello sport. Piero morì a soli 18 anni nel 1973. Per noi coetanei fu una cosa terribile. Uno sportivo con cui abbiamo condiviso tante cose – ricorda Lorenzetti – di Angelo Milardi si può dire tanto. Ma lui è stato il papà dello sport di questo paese. Non avevamo eguali: la Polisportiva Battigalli era prima in ogni tipo di sport. Dietro a questo c’era il suo lavoro”.

Foto: Christian DIOCIAIUTI ©

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