Trasporti green per Amatrice: la tesi di laurea del reatino Daniele Colasanti al Politecnico di Milano

(r.l.) Il reatino Daniele Colasanti si è laureato oggi al Politecnico di Milano: per lui laurea magistrale in Mobility Enegineering, corso in inglese che si è concluso con la tesi dal titolo “Green public transportation network design: the case of Amatrice” (letteralmente Progettazione verde della rete del trasporto pubblico: il caso di Amatrice). Un lavoro dedicato, dunque, alla città distrutta dal sisma 2016; Colasanti, 26 anni, già lavora da un anno in Lamborghini e vive a Modena e oggi ha concluso il suo percorso di studi

“Lo scopo di questa tesi di laurea magistrale – dice Colasanti – è progettare un sistema di trasporto pubblico sostenibile ed efficace nell’area di Amatrice, i cui cittadini soffrono di gravi problemi di accessibilità e connettività dopo il terremoto del 24 agosto 2016. Lo studio presenta una panoramica delle soluzioni e dei veicoli più avanzati per il trasporto pubblico e adatta alcune soluzioni al caso studio, sulla base dell’analisi dello scenario attuale (post-terremoto). Sono progettati due sistemi di trasporto pubblico integrati. Il primo (“locale”) è un sistema di trasporto reattivo on-demand prenotabile tramite un’app per smartphone che collega i residenti delle frazioni di Amatrice (dove sono state localizzate le SAE – soluzioni abitative di emergenza-) al centro del comune, utilizzando furgoni elettrici (da 8-10 posti). Il secondo sistema di transito (“interprovinciale”), invece, collega Amatrice alle città più vicine di Rieti, L’Aquila, Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto utilizzando autobus ibridi (da 50 posti). Lo studio comprende la progettazione degli itinerari e delle fermate delle due linee di transito, la dimensione della flotta (sotto certe ipotesi di domanda) e la programmazione oraria integrando i sistemi di transito locale e interprovinciale”.

Daniele Colasanti non è nuovo alle cronache per i suoi successi: nel 2020 si laureò a distanza collegandosi da un locale della città. Fu uno dei primi a Rieti, poi seguito da tanti altri laureandi.

Foto: RietiLife ©

Print Friendly, PDF & Email