Greccio, la Piana, Rieti e l’Amatriciano: il saluto alla Corsa dei due Mari è un’onda colorata | FOTO DALL’ALTO

Foto: GRILLOTTI ©

(di Christian Diociaiuti) Il cielo è coperto ma è comunque azzurro su Greccio: per la prima volta nella storia, il borgo che nel 1223 regalò al mondo l’immagine sacra della Natività, ospita una classica del ciclismo italiano e internazionale: la Tirreno-Adriatico, quarta tappa che dal cuore dell’Appennino si tufferà nel mare, Adriatico. Nell’anno dell’ottocentenario si corre sotto al Santuario caro a San Francesco. Ci si presenta sotto, con la maglia azzurra, Filippo Ganna che, protagonista della crono iniziale, non ha più svestito i panni del leader della corsa, nonostante i successi di Jakobsen e Philipsen in quelle successive. Oggi i primi, veri, strappi anche in salita testeranno la tempra di Ganna, che è animale da velocità e da pista, il Marcell Jacobs delle due ruote. D’altronde l’arrivo sono 4,4 km di salita, con punte del 19%. Con buona probabilità il padrone della maglia più ambita cambierà.

Greccio, la città di Rieti e la Salaria, prima con Antrodoco e poi col solito bacio a cui le corse ciclistiche ci hanno abituato negli ultimi anni, quello ad Amatrice e Accumoli, salutate dalle squadre dalla Via del Sale. Una novantina di km nel Reatino, poi le Marche, l’Abruzzo e la vista sull’Adriatico a Tortoreto. La quarta tappa ha questo emozionante aspetto, con la città che pur impegnata a lavoro, non si perde il passaggio dell’onda blu tra due mari e per un solo re.

A Piazza Roma sfilano gli appassionati, i bambini delle scuole di Greccio, le autorità col sindaco Emiliano Fabi in cima: “Un orgoglio ospitare questa manifestazione in un anno così importante, un volano straordinario per il nostro territorio”. Dalle 13.20 Eurosport e RaiSport seguiranno la gara (alle 15.25 Rai2) e riproporranno le immagini di Greccio, del Reatino. Dopo l’affacciatina a Masterchef, “ospiti” di Terni, i reatini si godono lo spot sul territorio grazie alla Tirreno-Adriatico. Ricordando gli arrivi sotto la neve a Terminillo di Nairo Quintana e aspettando il Giro (quest’anno sarà a Terni, la zona più vicina a Rieti). Aspettando ancora il ciclismo. Aspettando di correre coi sogni e la promozione del territorio.

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