Lavoro, a Rieti è allarme disoccupazione. Il 2023 sarà anno nero

(di Martina Grillotti – da RietiLife Free Press) Il 2023 per Rieti e per tutto il Lazio potrebbe essere l’anno nero per il lavoro. Il tasso di disoccupazione preoccupa: un intenso aumento dei disoccupati è il campanello d’allarme di una regione satura a livello occupazionale. A livello territoriale nessuna delle province laziali si salva da questa tendenza: per Rieti la stima al rialzo dei disoccupati si attesta al 6%, Roma 3,8%, Viterbo 8.9%, Latina 12,5% e per Frosinone si prevede addirittura un aumento del 13,3%. I comparti più in difficoltà saranno quelli che consumano più energia (manifatturieri), mentre quelli che potrebbero risentire meno dei contraccolpi energetici sono la metalmeccanica, la moda e l’alimentare.

Contraccolpi di rilievo anche per i trasporti, il settore automobilistico e l’edilizia. Già nel 2022 nella nostra provincia si sono registrati preoccupanti cedimenti nelle costruzioni, settore colpito duramente dal blocco dei crediti, dalle modifiche legislative relative al superbonus. In prospettiva ci potrebbe essere un’accelerazione nella ricostruzione post-sisma che comunque registra notevoli ritardi. Numeri che emergono dallo studio di Confartigianato realizzato sui dati Istat. A Rieti preoccupa soprattutto la tenuta del lavoro autonomo e le condizioni delle famiglie in cui il reddito principale arriva da una persona che lavora a Partita Iva. Una situazione, quella reatina, simile a quella di Viterbo e Frosinone, calcolando anche il fatto che in tutte e tra queste province ci sono meno lavoratori che pensionati. Il tutto mentre i reatini aspettano l’apertura sia dell’ex Mercatone che del Parco Commerciale di Passo Corese: in entrambi i casi si genererebbe un ampliamento della platea dei posti di lavoro.

Foto: RietiLife ©

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