Alberto, ucciso a 29 anni da un container a Civitavecchia. Tifo reatino nel dolore: “Vicini agli ultrà gemellati, era un amico”

(di Christian Diociaiuti) Un operaio di 29 anni è morto questa mattina nel porto di Civitavecchia dopo essere rimasto schiacciato da un container che stava trasportando su una delle banchine.  L’incidente è avvenuto nelle prime ore della mattina: a perdere la vita Alberto Motta che era dipendente della società che gestisce, nello scalo, il terminal dei container. Le indagini sono affidate agli agenti della Polmare.

Alberto Motta tifava il Civitavecchia, una squadra spesso, in passato, sulle stesse tracce di quello che fu il Football Club Rieti. Le tifoserie amarantoceleste e nerazzurra sono gemellate: un rapporto che va avanti da anni ed Alberto era stato più volte allo Scopigno, sia per seguire la sua “Vecchia” sia per sostenere Rieti e il suoi ultras. “Il Commando Ultrà Rieti si stringe al dolore della famiglia e dei tifosi del Civitavecchia per la morte di Alberto. Un amico, un fratello, compagno di tante esperienze. Riposa in pace” fanno sapere a RietiLife i tifosi organizzati reatini.

Un dolore che scuote il calcio laziale, oltre al mondo del lavoro in un’ennesima tragedia che porta via un lavoratore e un uomo troppo giovane.

Nella foto, i tifosi di Rieti e Civitavecchia insieme

Foto: Fb ©

 

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