Sulla ferrovia Rieti-Terni già viaggia il nuovo treno Blues: addio ‘littorine’ nel 2023

(ch.di.) Avvistato un treno blu e verde sulla Rieti-Terni. Sono i “Blues” e siamo alle prove generali del cambio che dovrebbe arrivare dal prossimo anno ma atteso, nella pratica, da oltre uno: addio alle vecchie littorine diesel Anni ’80 e spazio ai treni Blues della Hitachi Rail che possono viaggiare su linee non elettrificate, riducendo le emissioni, o viaggiare su linee elettrificate senza inquinare. Una versatilità del treno – su cui si è discusso viste le caratteristiche della tratta ferroviaria – che ammoderna la linea tra l’Abruzzo con Sulmona e L’Aquila, che bacia Rieti e arriva a Terni. Oggi era in programma una doppia coppia di viaggi “di prova”, come riporta Ferrovie.info. Il treno è partito da Roma nei giorni scorsi e ha raggiunto Terni sulla linea lenta, passando per Orte, scambiando poi sulla tratta umbro-laziale-abruzzese per testare il transito in città.

I treni Blues, che molti lettori hanno avvistati oggi lungo tutto il percorso della ferrovia Rieti-Terni, nei tratti cittadini e della provincia, possono viaggiare con motori diesel su linee non elettrificate, con motore elettrico su quelle elettrificate, e con batterie per percorrere il primo e l’ultimo miglio sulle linee non elettrificate o durante la sosta nelle stazioni così da evitare l’uso di carburanti, azzerando emissioni e rumori. La tecnologia ibrida consente di ridurre del 50% il consumo di carburante, oltre a una forte diminuzione delle emissioni di CO2 rispetto agli attuali convogli diesel, secondo quanto riferito da Trenitalia.

Tutto rientra non solo nell’aggiornamento della flotta di Trenitalia, ma anche nel famoso (e finanziato) arrivo dei treni bimodali, attesi da oltre un anno (ultimo annuncio era per l’autunno 2021) sulla linea ferroviaria reatina. Ora si è alla fase sperimentale, per veder approdare in tutto tre treni Blues sulla Terni-Rieti per un importo complessivo di 80 milioni. Arrivo definitivo dei bimodali che dovrebbe cambiare anche la fisionomia della tratta ferroviaria, dei passaggi a livello e in generale delle abitudini dei reatini, promettendo anche una percorrenza con tempi ridotti verso Terni, L’Aquila ma anche Roma via Umbria.

Foto: web ©

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