Confartigianato Imprese Rieti all’assemblea nazionale con il sindaco Sinibaldi

Una folta delegazione di Confartigianato Imprese Rieti ha partecipato all’Assemblea 2022 della Confederazione, svoltasi a Roma il 22 novembre 2022 all’Auditorium Conciliazione. All’appuntamento non è voluto mancare il Sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi.

Platea gremita con tanti rappresentanti del Governo, sindaci, amministratori locali e soprattutto migliaia di imprenditori. Una giornata da ricordare, conclusa con l’affermazione della Premier Giorgia Meloni “Saremo gli artigiani dell’Italia”.

L’Assemblea si è aperta con la lettura del messaggio inviato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha affermato con decisione come sia necessario sostenere l’efficienza dei processi produttivi delle piccole imprese attraverso gli strumenti di potenziamento e innovazione forniti dal PNRR, nel rispetto degli obiettivi di sostenibilità ambientale.

L’Assemblea è stata l’occasione per chiedere alla premier Giorgia Meloni attenzione all’artigianato e alle micro e piccole imprese, rimuovendo gli ostacoli “che – ha sottolineato il Presidente di Confartigianato, Marco Granelli – troppo spesso mortificano il nostro talento e le nostre ambizioni”.

Per Granelli, infatti “gli appesantimenti amministrativi in materia di lavoro si sommano alla Torre di Babele della legislazione fiscale: secondo la Banca Mondiale per tempi e procedure per pagare le tasse, nel 2020, l’Italia si colloca al 128esimo posto, ultima tra i 27 paesi dell’Unione europea. È difficile pagare le imposte ed è facile incorrere in errori. Inoltre il livello di tassazione è troppo elevato: la pressione fiscale nel 2022 è pari al 43,8% del Pil, in aumento di 0,4 punti rispetto al 2021 e il carico fiscale che grava su cittadini ed imprese è superiore di 1,9 punti rispetto alla media dell’Eurozona. Con questa zavorra è difficile per noi competere sui mercati internazionali”.

“Le imprese, in questo difficile momento – ha proseguito Granelli – hanno bisogno di avvertire il fisco come lo strumento con cui lo Stato garantisce servizi di qualità ai propri cittadini e solidarietà nei confronti dei più deboli e non come un nemico da cui difendersi. Auspichiamo in questo senso la ripresa di un tavolo di confronto sull’avvio della riforma fiscale”.

Su tale contesto pesa anche il caro energia, che alle piccole imprese quest’anno costa 24 miliardi in più rispetto al 2021. “Un impatto enorme – ha proseguito Granelli – che però non impedisce alla micro-piccola impresa di essere motore dello sviluppo del Paese, nonostante sia addirittura considerata da alcuni la principale causa dei mali dell’economia italiana”.

Sul fronte del lavoro, Confartigianato chiede di smetterla con gli approcci ideologici, rimettendolo al centro dell’azione politica, puntando sull’apprendistato che deve diventare il principale canale di accesso dei giovani nel mondo del lavoro, perché consente al giovane di crescere e formarsi in contesti nei quali la trasmissione del sapere non avviene in maniera statica. “Crediamo nell’alternanza scuola lavoro – ha proseguito Granelli – e nell’istruzione professionalizzante, sulla quale occorre un approccio nuovo che la renda non discriminatoria. Crediamo in politiche attive moderne ed efficaci che partano dai reali fabbisogni delle imprese”.

Il Presidente di Confartigianato chiede infine al Governo di trovare una soluzione a quelle imprese che hanno concesso lo sconto in fattura sui bonus edilizi. Per Confartigianato occorre rendere più flessibile l’impiego dei crediti, aumentare la capacità fiscale delle banche, concedendola possibilità di utilizzare compensazioni, valutare la possibilità di prevedere un ‘compratore di ultima istanza’ a controllo pubblico.

La Presidente Giorgia Meloni ha replicato alla relazione di Granelli ricordando: “Noi compiamo un mese dal giuramento e in un mese abbiamo già incontrato parti sociali e imprese. Come voi credo nel valore centrale dei corpi intermedi”. Sulla riduzione del costo del lavoro, Meloni ha sottolineato che “l’orizzonte della legislatura è un taglio del 5% almeno” del cuneo fiscale “due terzi al lavoratore, un terzo all’azienda. Anche l’azienda deve avere un beneficio dal taglio del cuneo fiscale”.

Meloni ha poi richiamato le misure della Legge di Bilancio approvata dal Consiglio dei Ministri: “Nella manovra abbiamo inserito una proroga dei crediti di imposta per le aziende aumentandola dal 40 al 45% per le energivore e dal 30 al 35% per le non energivore, perché per noi la messa in sicurezza del tessuto produttivo è la priorità”. Sul reddito di cittadinanza, ha spiegato che “dalla fine del 2023, per chi è in condizione di lavorare, sarà abolito”, prevedendo un periodo transitorio con regole più stringenti. E sui bonus edilizi, la Premier ha detto: “Abbiano dovuto correggere la norma, quello che ci preme è il pregresso perché oggi ci ritroviamo con i cassetti fiscali delle banche pieni e le cessioni di nuovi crediti vuote”. Ha quindi ammonito: “Lo Stato ce la metterà tutta, ma le banche qualcosa di più possono fare”.

“Abbiamo molto apprezzato le dichiarazioni della Presidente del Consiglio Meloni – ha commentato Maurizio Aluffi, Direttore di Confartigianato Imprese Rieti – speriamo che a queste anticipazioni seguiranno in concreto misure realmente impattanti sulla sopravvivenza e la competitività delle piccole imprese. Aspettiamo con impazienza di leggere la prossima Legge di Bilancio per valutare se ai proclami corrisponderanno i fatti”.

Foto: RietiLife ©

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