La visita, la telefonata, il cancello: la ricostruzione delle ultime ore di Silvia Cipriani

(di Martina Grillotti) Si trova ad una stretta il caso Cipriani, con gli inquirenti che cercano di fare luce sulla morte della 77enne reatina anche con il prelievo del dna e delle impronte digitali a tutti coloro che si trovavano nella cerchia ristretta della donna. Negli ultimi giorni gli esami hanno coinvolto il cugino, Francesco Cipriani, il fattore, Leonino Nobili, come pure il nipote dell’ex postina, Valerio Cipriani, e sua moglie Tamara Nobili e ancora il cercatore di funghi che a fine settembre trovò la Palio Grigia di Silvia in un bosco in località Scrocco a Montenero. Attesi in Largo Graziosi per i prossimi giorni anche i genitori di Tamara Nobili.

Intanto le uniche notizie certe sulle ultime ore di vita di Silvia Cipriani restano ferme a giovedì 21 luglio: alle 12 Silvia parla con Leonino e con Valerio al telefono. Avrebbe avuto una visita al Centro Medico San Marco alle 20, poi spostata, nei giorni antecedenti alle 20.40 e di nuovo spostata con una telefonata alle 13.53, e fissata alle 17.20. Arriva al centro medico alle 15.20 e riesce ad entrare alle 15.30. Esce, e paga la visita alle 15.46. Secondo le ricostruzioni eseguite da RietiLife per raggiungere la casa di Cerchiara dal centro medico (percorrendo entrambe le strade possibili) avrebbe impiegato non più di 25 minuti, il che significa che Cipriani avrebbe raggiunto la sua abitazione tra le 16.15 e le 16.20. Alle 18 Silvia sente al telefono Annamaria (sorella della madre di Valerio) dal telefono fisso della casa a Cerchiara. Qui le notizie certe su Silvia si interrompono perché alle 19 circa il fattore Leonino entra nella proprietà della donna per recuperare le pecore e Silvia non è in casa ma il cancello è aperto così come è aperta anche una finestra della casa di Valerio, il fienile e il garage.

Tutto ruota intorno a queste ore, a quel giovedì 21 luglio: solo questi sono orari riscontrabili con dati certi, poi della donna non si sa più nulla. Tutto ciò che riguarda Silvia per il giorno seguente è solo la memoria alcuni testimoni.

Foto: RietiLife ©

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