Caso Cipriani, parla Leonino. E per la criminologa Bruzzone è decisiva la sera del giovedì

(ma.ban.) Si cerca la verità sulla scomparsa e la morte di Silvia Cipriani, la 77enne reatina, ex postina, scomparsa a fine luglio e i cui resti sono stati ritrovati a Montenero a fine settembre. A La Vita in diretta ha parlato Leonino, l’uomo considerato “il fattore” che conosceva bene la donna. La trasmissione ricostruisce la vicenda come tempi e date: giovedì 21 luglio alle 12 Silvia Cipriani chiama Leonino dicendo che in serata sarebbe scesa lasciando il cancello aperto, per far pascolare proprio le pecore di zio Leo, avvisando che quella sera non ci sarebbe stata. Alle 19.30, sempre secondo la ricostruzione, l’uomo ha ripreso le pecore: il cancello è ancora aperto. Tema centrale, dunque, il cancello, rimasto aperto tre giorni: la mattina di venerdì 22 alle 9.30 il cancello era aperto ma l’uomo riferisce di non aver dato peso alla cosa pensando che Silvia Cipriani “fosse uscita e ho lasciato davanti alla porta di casa le verdure: la porta era chiusa”. Alle 9 di sabato 23 il cancello era ancora aperto, “insieme al pollaio: le verdure non c’erano davanti alla porta. Sono tornato alle 13.30 e ho provato a contattare Valerio”: è qui che Leonino dà l’allarme.

Domani, per la quinta volta, “zio” Leonino, come lo chiama Valerio, tornerà in Questura per essere nuovamente ascoltato. “Lo faccio per Silvia e lo faccio per Valerio” è la prima cosa che dice a La Vita in Diretta. “Dal giovedì che mi ha telefonato, io Silvia non l’ho più sentita”. E sempre secondo quanto ricostruito, alle 18 di giovedì 21 luglio la donna è tornata a casa, perché risponde al telefono fisso ad Annamaria, la madre della moglie di Valerio. Fosse rimasta a casa la donna avrebbe chiuso il cancello, invece alle 19.30 Leonino lo trova ancora aperto: è qui che bisogna capire se c’è stata una aggressione, è l’analisi della criminologa e volto noto della tv, Roberta Bruzzone.

Gli inquirenti stanno cercando di inquadrare temporalmente gli ultimi instanti di vita della 77enne: è dirimente per capire chi può averle, eventualmente, fatto del male.

Foto: RietiLife ©

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