La lettera: “I bambini della scuola primaria di Poggio Nativo: numeri o esseri umani?”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera firmata dalle Rappresentati di Classe della Scuola Primaria Di Poggio Nativo. RietiLife è a disposizione per le repliche a [email protected]

Scriviamo questo articolo perché siamo profondamente preoccupati per il futuro dei nostri figli. Siamo genitori di bambini che frequentano la scuola primaria del plesso di Poggio Nativo dell’istituto comprensivo Ferruccio Ulivi di Poggio Moiano. Quello che ci preoccupa e ci sta portando all’esasperazione è il senso di smarrimento e di poca cura che troviamo nella gestione del nostro plesso. Ogni anno ci troviamo a dover affrontare la carenza di organico e lottare per avere un’insegnante in più che permetta ai nostri figli di ricevere un adeguato servizio educativo.

Non parliamo di educazione scolastica, le nostre maestre sono valide e mettono nel loro lavoro anche più impegno di quanto gli viene richiesto da obbligo contrattuale. Ci preoccupa profondamente il distacco e la mancanza di umanità con cui vengono affrontate le richieste di aiuto sottoposte al dirigente scolastico. Lo scorso anno abbiamo richiesto un appuntamento per poter esporre le nostre preoccupazioni e capire le possibilità a disposizione per migliorare la situazione. Purtroppo, non avendo avuto alcun seguito a questa nostra richiesta, abbiamo chiesto aiuto al sindaco che ha contattato personalmente la preside per capire meglio la situazione.

La preside ha riportato di non aver mai ricevuto la nostra email di richiesta ed ha chiesto al Sindaco di riferirci la sua disponibilità ad un incontro qualora lo avessimo richiesto. Lo scorso lunedì 3 ottobre 2022 abbiamo inviato una nuova richiesta tramite indirizzo PEC dell’istituto. Anche questa volta non abbiamo ancora ricevuto alcun riscontro. Sappiamo che il termine ultimo per le decisioni riguardanti l’organico è fissato al 15/10, questo ci preoccupa ulteriormente visto che mancano ormai pochissimi giorni! Purtroppo la nostra è una piccola scuola che conta 42 iscritti ed a causa di questo piccolo numero, abbiamo le pluriclassi.

Questo vuol dire che ogni anno il Miur decide come accorpare due o più classi a seconda del numero (es. prima/terza o seconda/quinta) e per quell’anno scolastico i bambini divideranno, nelle stesse ore, sia aula che insegnante. L’anno successivo non è detto, però, che rimanga la stessa composizione e quindi le maestre devono scegliere quale delle due classi continuare a portare avanti. Avete idea di quanto sia complicato garantire una continuità in questo modo?

Soprattutto visti gli effetti emotivi che i due anni di pandemia hanno causato ai bambini e sui quali anche i pediatri ci avevano avvisato. Oggi più che mai ne raccogliamo i disagi e spesso le maestre si trovano ad affrontare anche situazioni delicate all’interno delle classi. Ma come possono riuscire a mantenere anche questi delicati equilibri se non hanno a disposizione un organico sufficiente? L’organico viene assegnato sulla base di numeri, è vero! Ma se umanamente c’è richiesta di aiuto per meglio poter offrire un servizio di qualità, possibile che non ci sia mai una risposta positiva?

Perché gli altri plessi vengono aiutati per abbattere le criticità e per il nostro c’è sempre una “rigida” legge da applicare per non assegnare organico? La risposta della dirigenza sul perché vengono agevolate le assegnazioni di organico ad altri plessi (anche a parità numerica con il nostro) riguardano:

1) la presenza di bambini con difficoltà certificata dalla Asl

2) Carenza iscrizioni che comportano la presenza di pluriclassi

Per il punto 1: sapete come si ottiene la certificazione delle Asl? Solo a seguito del consenso del genitore. In tutte le scuole possono esserci casi “particolari” rilevati dalle maestre, purtroppo però il genitore potrebbe non essere d’accordo a certificare, pensate che la problematica sparisca senza certificazione? In queste situazioni ci si dovrebbe affidare alla valutazione delle maestre e non sfogliare documenti in cerca di certificazioni. Sono le maestre che gestiscono le classi e dovrebbero essere aiutate se fanno presente al dirigente scolastico la necessità di aumentare l’organico per garantire a tutti gli alunni di essere seguiti nel modo più giusto ed avere un’adeguata istruzione.

Gli alunni e le insegnanti non sono numeri da “aggiustare” ma esseri umani con una dignità da preservare! Parlando invece di regole e numeri, ci chiediamo: per i casi sono certificati dalla ASL, oltre ad avere diritto all’insegnate di sostegno, non può essere richiesto un educatore invece di assegnare delle ore in più di un’insegnante di organico? Quell’insegnante di organico viene sottratta ai plessi come il nostro che ne hanno comunque necessità anche senza “Casi Certificati”.

Per il punto 2 invece ci preme portare a conoscenza che lo scorso anno ci siamo movimentati per far conoscere il plesso con lo scopo di incrementare le iscrizioni. Purtroppo però, alcune famiglie ci hanno riferito che hanno provato a richiedere trasferimenti e quindi nuove iscrizioni per la nostra scuola, ricevendo un rifiuto da parte della stessa dirigenza che ci parla di numeri insufficienti a richiedere ulteriore organico. Quindi… senza bambini niente maestre, ma non si possono accettare bambini perché siamo in pluriclasse e non ci sono maestre… a voi non sembra che sia un cane che si morde la coda? Come possiamo aumentare il numero di iscritti per eliminare le pluriclassi se non vengono accolte le iscrizioni di nuovi bambini?

Probabilmente avere un dirigente scolastico in reggenza ci penalizza. Ci rendiamo conto che la preside ha un gran carico di lavoro in più, ma il diritto allo studio, non dovrebbe essere garantito in egual misura a tutti i bambini? Possibile che le famiglie debbano trovare ostruzionismo nell’istituzione scolastica? Non dovrebbe essere la scuola a tutelare diritti fondamentali dei bambini? Qualsiasi nostra richiesta ottiene una risposta con numeri e proporzioni tra insegnanti ed iscritti e tra plessi ed iscritti. Le pluriclassi sono numeri da “aggiustare” ma dentro ci sono bambini da crescere ed educare anche con un pizzico di serenità (se non è chiedere troppo!!!)

Mentre la dirigenza è impegnata a sistemare i numeri, noi continueremo a combattere per gli esseri umani e non per i numeri!

Le Rappresentati di Classe della Scuola Primaria Di Poggio Nativo

Foto: RietiLife ©

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