Caso Cipriani, venerdì l’esame sui resti. Il cugino della 77enne: “Rimane movente economico, ma Valerio è innocente”

(r.l.) Gli ultimi rilievi nella casa di Cerchiara, uniti all’esame sull’auto e altri indizi, sono al centro dell’indagine sulla scomparsa e sulla morte di Silvia Cipriani, i cui resti sono stati ritrovati a Montenero dopo circa 70 giorni dalla scomparsa. A proposito dei rilievi nella casa di Cerchiara: secondo la trasmissione di RaiUno “La Vita in Diretta” gli inquirenti avrebbero ritrovato segni di colluttazione. Un elemento non indifferente, che però non è stato confermato dalla Procura.

Venerdì scorso, intanto, è arrivata la notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati di Valerio Cipriani, il nipote 42enne dell’ex postina. Valerio, che non è mai apparso in video o non ha mai rilasciato dichiarazioni, tramite il suo avvocato Luca Conti si è detto tranquillo (leggi) e anche oggi, sempre per bocca del suo difensore a La Vita In Diretta, ha ammesso piena fiducia negli organi inquirenti.

Venerdì prossimo, sui resti ossei ritrovati nei pressi dell’auto sarà eseguita l’autopsia: il medico incaricato dalla Procura è Luigi Cipolloni mentre il perito di parte è Enrico Tittoni. Un momento importante dell’indagine che, unito all’esame del Dna, darà altri elementi agli inquirenti.

Intanto il cugino di Silvia, Francesco, sempre a Rai1, ha affermato di credere nell’innocenza di Valerio Cipriani: “Indagato non vuol dire colpevole. Per me Valerio è assolutamente innocente. Però deve cercare di collaborare, chiariamo tutti. La tua famiglia non ti aiuta – ha affermato tramite le telecamere – Cerchiamo di essere realisti: che è un omicidio dobbiamo dircelo, basta con la teoria dell’incidente. Continuo a credere o ad una truffa o a ladri e ladruncoli oppure ad un prestito. Per me rimane comunque il movente economico: che fine hanno fatto i soldi di Silvia?”.

Foto: RietiLife ©

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