Caso Silvia Cipriani: per RaiUno le chiavi erano nella borsetta. Decisive analisi sull’auto

(di Christian Diociaiuti e Martina Grillotti) “Silvia è stata uccisa. Non c’è nessuna ragione per cui si trovasse su quella strada era una persona abitudinaria. È stata portata lì, ma da chi e perché?”. Sono le parole di Francesco, cugino di Silvia Cipriani ieri a La Vita in Diretta. Francesco Cipriani parla a stento di sua cugina Silvia, perché il luogo del ritrovamento dell’auto come dei resti ossei non può, secondo lui, essere un posto in cui l’ex postina si sarebbe mai recata di sua spontanea volontà. “Aveva venduto per 6-7mila euro un casolare a Cerchiara ma non so dire se la sua morte sia una questione di debiti” ha aggiunto.

Il ritrovamento dei resti di Silvia Cipriani a Montenero ha fermato le ricerche e portato negli uffici della procura e della Questura il nocciolo dell’inchiesta sul giallo che da fine luglio tiene Rieti col fiato sospeso. Le ipotesi in campo restano tutte aperte e nel registro delle notizie di reato sembra che, al momento, non ci sia il nome di nessuno per le accuse di omicidio e occultamento di cadavere. Gli inquirenti – su tutti Antonella Maiali, Capo di Gabinetto della Questura che svolge le indagini per conto dei magistrati reatini – non accantonano nessuna ipotesi: c’è quella di omicidio, ma c’è da tenere sul piatto anche una fatalità, un incidente o il gesto volontario. Ieri le troupe dei network nazionali sono arrivate fino alla zona in cui è stata ritrovata l’auto, vero punto di svolta delle ricerche: una strada di bosco davvero dissestata e invasa dalla vegetazione, affiancata da un dirupo pieno di alberi.

Secondo la nota della Procura, i resti dell’ex postina erano disseminati su ampia superficie (senza chiarire quanto distanti dalla Palio) mentre borsa e scarpa erano “a una certa distanza” dall’auto. Proprio nella borsa, secondo La Vita in Diretta, sarebbero state trovate anche le chiavi della macchina, ma è una notizia che deve essere confermata. La macchina sarà dirimente: le analisi della Polizia Scientifica all’interno diranno se oltre che di Silvia che la utilizzava, su quell’auto ci siano tracce di altre persone.

Sull’esterno dell’auto, apparso incidentato, la trasmissione di Rai2 “Ore14” ha intervistato il meccanico che ha soccorso il cercatore di funghi autore della scoperta del mezzo: “Quella macchina aveva un graffio ma non questi danni”. Sempre più accreditata l’ipotesi che per recuperarla, l’auto sia stata coattamente danneggiata dopo i necessari e irripetibili rilievi all’esterno. La stessa trasmissione di Rai2, inoltre, ha riportato le parole di un’amica che ha detto di aver visto Cipriani la mattina di venerdì (guidava sulla strada di Cerchiara), rendendo ancora più complicate in termini di ricostruzione le ultime ore in cui Silvia è stata vista o sentita (tra giovedì 21 luglio secondo la famiglia e sabato 23 luglio con l’avvio delle ricerche). Oltre ad auto, esami sulle ossa e altri elementi, sarà importante sapere se ci sono indizi sui resti degli indumenti ritrovati nella boscaglia.

Foto: Gianluca VANNICELLI – Riccardo FABI – Rai ©

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