Agente aggredito in carcere, Fp Cgil: “Situazione insostenibile, la politica si disinteressa”

Continue aggressioni al personale di Polizia Penitenziaria anche nelle carceri del Lazio: 30 giorni di prognosi per un Poliziotto a Viterbo e 5 giorni per un altro collega a Rieti (Leggi).

A Rieti un detenuto, ha danneggiato le telecamere di sorveglianza, minacciando anche l’agente della penitenziaria con un manico di scopa, per poi colpirlo con calci alla gamba e al fianco. Le aggressioni sono iniziate per futili motivi, legati alla frustrazione dei detenuti che scaricano le inefficienze della gestione delle carceri sul personale di Polizia Penitenziaria. “Una situazione insostenibile – ha dichiarato Ciro Di Domenico coordinatore FP CGIL Polizia Penitenziaria del Lazio – la Penitenziaria ormai è il parafulmine delle disattenzioni della politica riguardo alle carceri”.

Gli fa eco Mirko Manna, coordinatore nazionale FP CGIL Polizia Penitenziaria, impegnato in queste settimane in confronti tra politici e colleghi delle carceri delle varie Regioni: “Servono interventi immediati da parte della politica che deve affidare la gestione delle carceri a persone competenti e non di passaggio. I Poliziotti penitenziari sono costretti a lavorare in ambienti fatiscenti. E’ impossibile continuare a subire le aggressioni dei detenuti che mettono a repentaglio l’incolumità delle donne e degli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria”.

Foto: RietiLife ©

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