Cortellesi: “A sei anni dal sisma siamo stati dimenticati dalla politica. Draghi non ci sarà”

“In questo sesto anniversario dalla scossa di sei anni fa la politica ci ha dimenticato, avremmo voluto la presenza delle alte cariche dello Stato, a cominciare dal presidente del Consiglio, Mario Draghi e lo dico con il massimo rispetto per il ministro Messa che sarà domani ad Amatrice”: a dirlo all’Ansa è il sindaco della cittadina laziale cancellata dal terremoto del 24 agosto 2016, Giorgio Cortellesi.

“Non ci sentiamo invece dimenticati in senso assoluto perché è ancora grande l’attenzione degli italiani verso la nostra situazione”, ha aggiunto il sindaco nei minuti che anticipano la visita al centro storico distrutto, assieme al commissario straordinario per la costruzione, Giovanni Legnini, rappresentanti della Regione Lazio e al vescovo di Rieti, mons. Domenico Pompili. “Sul fronte della ricostruzione, questo è l’anno della ripartenza, siamo all’alba di un nuovo giorno”, ha sottolineato Cortellesi, spiegando che “i cantieri ad Amatrice sono circa 450 tra quelli avviati e quelli terminati”.

“Tra 4-5 anni immagino la città del futuro, eravamo tra i borghi più belli d’Italia e dovremo diventare il borgo più bello d’Italia”, ha detto ancora il sindaco. Infine un pensiero alle 303 vittime del terremoto, 239 solo ad Amatrice: “La ricostruzione la dobbiamo proprio a loro e alle loro famiglie”.

Foto: RietiLife ©

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