Sorpresa! Riapre ‘Il Siciliano’. Tornano cornetti e arancini di notte, Fabio Scelba: “Vi aspetto a Ferragosto”

(di Christian Diociaiuti) “Cosa sarebbe, ora, chiudere la serata con un cornetto del Siciliano…“. Da mesi i reatini, soprattutto i tiratardi della vita notturna cittadina, prima di salutarsi parlavano così. Un gran vuoto, quello lasciato da “Il Siciliano” e dal titolare Fabio Scelba, che a novembre scorso aveva deciso di tornare in Sicilia per stare accanto alla mamma e abbassare la serranda della quasi ventennale attività di via Nuova. Cornetti, pizzette, arancini (o arancine, scusateci): un vero riferimento per tutti e per tutto l’anno. Ma ora c’è una vera e propria sorpresa: Fabio Scelba ha deciso di tornare a Rieti, di riaprire “Il Siciliano” e di tornare a sfornare golosità dallo slang siculo.

Da qualche ora sulla porta del locale, dopo il cartello “vendesi attività”, è apparso quello “Prossima riapertura“, con la foto di Fabio scherzoso e l’annuncio inequivocabile accompagnato dal logo della bottega (che richiama quello della Regione Sicilia). “Confermo, riapro – dice il titolare Fabio Scelba a RietiLife – ve lo avrei detto a breve. Ho visto mia mamma riprendersi in questi mesi e mi sono detto: perché no, riapriamo! Mi ha convinto, oltre alla condizione di mia madre, l’affetto dei reatini che in 20 anni mi hanno sempre amato e hanno amato questa attività. Pensate che mi sono stati prenotati panettoni a Natale da gente che non sapeva avessi chiuso. Qualcuno mi ha detto: ‘Si torna a vivere’, perché il cornetto ho capito essere un momento di socialità oltre che una cosa da mangiare. Quando riapriamo? – aggiunge Scelba – se la burocrazia mi aiuta, punto a Ferragosto. Quella è la data programmata. Ma ci teniamo aggiornati”.

Dell’addio al Siciliano avevano cantato anche i Luca&Germano. E in generale, nel tessuto sociale si è sempre avvertita la mancanza dell’attività. Di quella lucina nel cuore di via Nuova che profuma di zucchero a velo, pomodoro sulle pizzette e fritto. Ma anche di un sorriso nel cuore della notte che riempie il cuore. E la pancia.

Foto: Riccardo FABI ©

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