Busto per Craxi a Campoloniano. Cicchetti: “Questa inaugurazione è il mio testamento”. Bobo Craxi: “Mio padre non fece vita falsa” | FOTO

Foto: Riccardo FABI ©

(di Christian Diociaiuti) Inaugurato oggi nel quartiere di Campoloniano, nell’omonima piazza, un busto dedicato a Bettino Craxi, ex Presidente del Consiglio Socialista morto ad Hammamet nel 2000. L’inaugurazione è avvenuta alla presenza del figlio di Craxi, Bobo, a quella di Donato Robilotta (Socialisti Riformisti) e del sindaco di Rieti Antonio Cicchetti. In platea, tanti socialisti oltre al candidato sindaco del centrodestra, Daniele Sinibaldi, sostenuto dai Socialisti Riformisti e il candidato del Terzo Polo, Carlo Ubertini, appoggiato dal Psi. Il busto, donato dalla Fondazione Craxi, è stato realizzato dallo scultore Mario Moretto. Nella targa si celebra la notte di Sigonella.

“Mio padre – ha detto Bobo Craxi – cercò di portare questo Paese nel novero delle grandi potenze europee. Sigonella non fu un tentativo di invadere l’America ma di respingere l’invasione statunitense. Mio padre non era una faccia di bronzo, diceva le cose come stavano e non ha condotto una vita falsa. E a differenza di altri tentò di salvare la vita di Aldo Moro”.

Donato Robilotta ha aggiunto: “Il sindaco Antonio Cicchetti è stato uno dei pochi a voler intitolare una piazza a Craxi. Averlo fatto nei primi anni 2000 significa ammirazione e coraggio. Craxi è più attuale oggi, ha rappresentato la politica vera e non i poteri. Mani Pulite non è quello che ci raccontano. Craxi non si nascose, non patteggiò, non si consegnò.
Il sindaco di Rieti, Antonio Cicchetti: “Craxi rimase vittima della piena ma non si abbassò. Il testamento morale è la notte di Sigonella. Grazie a Craxi per il livello e la statura culturale, per la capacità di essere presente come protagonista a livello internazionale. Ha saputo schivare l’imposizione altrui al momento opportuno. Craxi è stato l’ultimo sovranista, l’ultimo patriota. Qualità e stoffa di statista che ha saputo interpretare le esigenze del popolo italiano”. E per Cicchetti, l’inaugurazione, condita dal suo pensiero su Craxi e sul corso della storia oltre che da qualche lacrima trattenuta a stento ” è il mio testamento” politico, con cui di fatto conclude il suo terzo mandato da sindaco di Rieti a dieci giorni dalle elezioni.
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