Asi, ecco il Progetto “Rieti1945”

Presso la sede di Palazzina Futuro è stata presentata la conclusione del Progetto “Rieti1945”, realizzato dal Comitato Provinciale ASI Rieti, con il Contributo della Regione Lazio, in risposta all’Avviso Pubblico “Iniziative per la Valorizzazione della Memoria Storica del Lazio”.

Stefania Clari, dirigente di ASI, che ha coadiuvato le azioni, ha presentato gli interventi che hanno illustrato le varie fasi del Progetto. Omar Turi di Palazzina Futuro ha mostrato il sito internet “Terra e Storia”, frutto dell’elaborazione creativa ed innovativa di ASI e di Palazzina Futuro, che intende dare una visione delle varie epoche storiche dal punto di vista della nostra Provincia, come queste hanno impattato sulla vita della nostra Comunità e come questa a sua volta ha vissuto lo scorrere del tempo e il succedersi delle vicende storiche più importanti.

Il Responsabile dell’Ufficio Progetti ASI Luca Pezzotti, nel parlare dello spirito che ha animato la redazione del Progetto finanziato, ha parlato della visione che i cittadini, ed in particolare i giovani, dovrebbero avere dello studio della Storia: una materia viva, che definisce il carattere dell’essere umano, le sue reazioni di fronte alle vicende personali e pubbliche. Non un freddo elenco di episodi trascorsi, ma la dimostrazione di come l’uomo si muove nel corso della definizione del “proprio ruolo”, come singolo e come comunità.

Il ricercatore Daniele Scopigno, autore del libro “Dalle Foibe a Rieti”, pubblicato nell’ambito del Progetto, dopo un lavoro lungo e meticoloso durato circa due anni, e che ha visto il coinvolgimento anche dell’Archivio di Stato di Rieti, ha approfondito il tema della metodologia di ricerca storica, illustrando come essa si tratti di ricerca da svolgere su fonti bibliografiche e archivistiche, ma anche attraverso fonti orali e interviste con esperti e testimoni, individuazione di contenuti inediti con l’uso, ad esempio, di fonti anche personali come lettere, racconti e cartoline . Una indagine, in sintesi, che si può estendere anche alla raccolta di ricordi e aneddoti, testimonianze ed episodi salienti.

Importante l’intervento di Roberto D’Angeli ricercatore storico autore di alcuni importanti testi, da cui sono stati tratti dei contributi pubblicati sul sito terra e storia, che ci ha parlato della percezione che hanno le persone di fronte alla storia, percependola come qualcosa di lontano e che non li riguarda. Trovandosi quindi d’accordo sulla necessità di uno strumento come questo.

Angelo Ermini ha posto l’importanza all’immenso patrimonio storico della Provincia di Rieti, quasi sconosciuto ai non addetti ai lavori. Patrimonio, non solo di un periodo storico specifico ma che parte da testimonianze pre-romane, passando per il medioevo. Nel dibattito che ne è seguito è emerso inoltre l’importanza di far emergere queste “storie” anche in chiave prospettica ti promozione del territorio, attraverso l’accrescimento della conoscenza e consapevolezza dei cittadini, degli amministratori e agli operatori turistici.

Un Progetto innovativo dunque, che ha visto il coinvolgimento dei giovani, che si sono occupati, al pari degli storici coinvolti, di arricchire il sito di contenuti. Nel proseguo dell’iniziativa si potranno elaborare soluzioni di comunicazione in linea con le moderne tendenze, quali contenuti video, espressioni artistiche, articoli di approfondimento su fatti specifici, narrazione di angoli non compresi nella storiografia ufficiale, interviste e raccolta materiale.

Lo stile sarà di tipo sia divulgativo che scientifico. La speranza è riaccendere la passione per la storia e il proprio territorio, come esso ha attraversato le varie fasi dell’avventura umana, contributi che abbiamo fornito e contaminazioni che abbiamo accolto.

La storia come vita vissuta e da vivere, non lontana nello spazio e nel tempo, ma attuale e innovativa, che ci permette di capire meglio non solo il mondo in cui viviamo, ma anche gli individui e le comunità. Tutto questo possibilmente fuori da schieramenti ideologici o logiche culturali o politiche, ma rendendo la storia, i fatti, le fonti, come strumento per avvicinarsi alla verità e trovare un punto di incontro tra opposte visioni ed interpretazioni.

Foto: ASI ©

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