Amatrice, l’11 marzo la consegna di altre 26 case ricostruite: “Verso la normalità e contro la burocrazia” | FOTO

 

Foto: Emiliano GRILLOTTI – Riccardo FABI ©

(r.l.) Sono state consegnate oggi ai cittadini di Amatrice 56 unità abitative nel Condominio Picente-Il Casaletto in piazza Sagnotti, case da tempo attese dopo i crolli dovuti al terremoto del 2016. A queste se ne aggiungeranno altre 26 che saranno consegnate il prossimo 11 marzo 2022 per un totale di 82 famiglie che possono così tornare ad un primo spiraglio di normalità. Alla cerimonia di consegna presente il commissario all’emergenza sisma Giovanni Legnini e le autorità cittadine con il sindaco Giorgio Cortellesi su tutti e il vicesindaco Roberto Serafini.

“Un grande risultato ottenuto vincendo e superando mille difficoltà tecniche, logistiche e burocratiche – ha dichiarato il sindaco Giorgio Cortellesi – frutto quindi del lavoro congiunto tra noi, a livello di iter approvativi, autorizzazioni e dell’Ufficio della Ricostruzione. Il prossimo 11 marzo sarà la volta del Condominio Montegorzano. Altre 26 unità abitative”. “La presenza oggi durante la consegna delle case del commissario Giovanni Legnini, del sub-commissario Fulvio Soccodato, dell’assessore alla Regione Lazio Claudio Di Berardino e del vescovo di Rieti Domenico Pompili, dimostrano la sinergia che c’è tra noi che lega valori centrali per ogni comunità: la competenza, la progettualità, l’impegno civico e civile, la solidarietà e l’amore per la terra”.

Uno sguardo anche al mondo durante la cerimonia di consegna, col vicesindaco Roberto Serafini che ha guardato all’Ucraina: “Nel giorno della consegna delle case ai nostri cittadini, una giornata ricca di gioia, di felicità, per chi dopo il terremoto, ha aspettato tanto tempo per tornare nelle proprie abitazioni, non possiamo ignorare la tragedia delle famiglie ucraine colpite dalla guerra. E per dare un nostro contributo fattivo a un dramma così grande, abbiamo pensato di mettere a diposizione degli alloggi abitativi, secondo le nostre possibilità. Quando c’è stato il terremoto – ha continuato Serafini – Amatrice è stata il cuore della solidarietà italiana e del mondo. Ecco, ora, come Amministrazione, sentiamo la necessità e l’urgenza di ricambiare queste persone sfortunate con lo stesso amore“.

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