“Raccolta sangue a Torricella, costretti ad andare via: ecco perché”

“È sotto gli occhi di tutti l’appello che l’Avis rinnova costantemente chiedendo di donare sangue tramite RietiLife e non solo. Quello che è successo a Torricella in Sabina (nella frazione di Ornaro basso) domenica 6 febbraio 2022 ha, però, dell’incredibile”: lo scrive una lettrice.

“Scrivo da donatrice e premetto che non ho nessun problema a recarmi al Trasfusionale di Rieti, ma non tutti hanno la mia stessa possibilità. Per questo motivo quando la sezione Avis di Torricella organizza la raccolta sangue c’è sempre tanta partecipazione. Ebbene io, e come me tante altre persone – e voglio precisare che avevamo dato e confermato la nostra disponibilità a donare – non abbiamo potuto farlo. Motivo? La dottoressa doveva andare via: così ci è stato detto dagli organizzatori visibilmente delusi e dispiaciuti. E questo succedeva già dalle 9,30 quando molte persone sono state invitate ad andare via. Quando si fa una raccolta sangue si chiede, all’operatore sanitario se dà o meno la disponibilità. Non ti obbligano, anzi vieni anche pagato. E lei, dottoressa, non aveva il diritto di togliere a noi la possibilità di donare, per il bene di chiunque possa aver bisogno di sangue. Moralmente e deontologicamente lei aveva il dovere di portare a termine la raccolta. Detto ciò ringrazio gli organizzatori della sezione di Torricella e soprattutto le infermiere presenti” ha concluso la lettrice.

RietiLife è a disposizione per eventuali repliche.

Foto: RietiLife ©

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