La lettera da Amatrice: “Perché ci avete tolto la psicologa al Pass?”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di alcuni cittadini di Amatrice che denunciano la situazione di disagio per la sostituzione della dottoressa Bonanni, psicologa al Pass.

“Siamo un gruppo di 5 persone di Amatrice, per una questione di privacy preferiamo rimanere anonimi ma dobbiamo per forza denunciare un fatto improponibile e scandaloso per la nostra Comunità difficile in seguito al terremoto. Vorremmo proprio sapere perché ci avete tolto e mai più ridato l’unica Psicologa valida che ci fosse mai capitata ossia la bravissima Dottoressa Francesca Bonanni. La dottoressa era per noi una sicurezza, un punto di riferimento sempre presente, sempre gentile, molto preparata, una persona unica che non si è mai messa sul piedistallo come fanno tante sue colleghe, no lei era una di noi e questo è stato fondamentale per farci sentire ascoltati, capiti, non soli. Ci ha aiutato tantissimo in tutto, finché lei era in servizio stavamo molto meglio, non aspettavamo altro che il lunedì o il venerdì quando lei era al PASS. Poi un brutto giorno di luglio, il 31 luglio per essere precisi, la pessima notizia, una coltellata era meglio, che l’avevano tolta così, dall’oggi al domani, senza un motivo valido, senza un perché. Noi rimaniamo con questo perché e siamo sicuri che non possa esserci motivazione valida perché per una volta che un servizio funziona veramente come deve funzionare, lo eliminano. O meglio non hanno eliminato il servizio bensì la persona…e allora perché???? Noi vogliamo proprio lei, peraltro i suoi sostituti saranno venuti poche volte da settembre ad oggi. Ma poi il punto è un altro, ci fosse venuto qualcuno a chiedere come stesse funzionando il servizio, ci avessero chiesto a noi sul territorio che usufruiamo di tale servizio, come fosse. E invece no, niente, togli lei per metterne un altro senza alcun motivo. Perché???? Lei era veramente preziosa per noi, ha fatto tanto per la comunità, sempre reperibile, se la chiamavi di domenica lei rispondeva sempre, sempre! L’unica veramente presente anche se non fisicamente, sapevi che comunque lei rispondeva e ti aiutava, mica come le altre professioniste (se così le vogliamo chiamare) che non rispondono mai nemmeno in orario di ufficio, per loro puoi anche morire e sono sul piedistallo e ti trattano con sufficienza come se avessero solo loro la verità in tasca”.

“La dottoressa – proseguono nella lettera – invece c’era sempre e per noi questo era una grande tranquillità mentale, sapere che se mi succede una cosa per me grave seppur di sera o di domenica con lei avrei potuto parlare, mi avrebbe aiutato, ascoltato, capito, avrebbe trovato le parole giuste per calmarmi, vi pare poco?????? Nel momento in cui una persona va dalla psicologa e ci si trova bene comincia un percorso che poi non può e non deve essere interrotto così. Andare dallo psicologo non è come andare dal parrucchiere per cui uno vale l’altro, no assolutamente non stiamo giocando, andare dallo psicologo è una cosa seria, profonda, e quando trovi quello giusto non lo vuoi lasciare più, soprattutto in questo modo e senza motivo. E adesso che l’avete tolta, lei continua a risponderci, ad essere presente e gentile come è di sua natura. Ma non può fare di più perché ce l’avete tolta ingiustamente, non può esserci risposta o concorso che valga la spiegazione di questa perdita perché lei era lì sul territorio 3 volte a settimana, venendo da Rieti da 2 anni e ce l’avete messa proprio voi che poi l’avete tolta quindi è ancora più assurdo e schifoso! E non solo era qui con noi da 2 anni ma ha fatto tanto del bene a tanti di noi che adesso si trovano di nuovo in profonda crisi oltre che per il terremoto, il covid, ma la perdita di una professionista del genere è stata una grande perdita per tutto il territorio. Ad aprile era stata scritta una lettera da un suo paziente di denuncia di questo fatto e di richiesta di trovare un modo per farla rimanere, ma niente, non è fregato niente a nessuno. E oggi, 10 gennaio 2021 ancora stiamo messi così, è uno schifo e lo urleremo a chiunque possa sentirci!”.

Foto: RietiLife ©

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