Fc Rieti, gli ultrà non tiferanno più: “Società in coma irreversibile, basta. Si faccia l’eutanasia e si riparta”

(ch.di.) Una lunga nota dei tifosi del Football Club Rieti, i ragazzi e le ragazze del Cur’97, ripercorre le travagliate vicende del club e propone una soluzione abbastanza dura, oltre ad annunciare lo stop del tifo. Che la tifoseria stia contestando amaramente i risultati del Rieti non è un mistero. Lo ha fatto nelle ultime uscite col Rieti perdente, ma anche per il caso della gara persa a tavolino e per l’addio delle bandiere Tirelli (non ancora libero) e Marcheggiani (in partenza).

“Eutanasia per Fc Rieti – si legge nella nota del Commando Ultrà – Il 29 Aprile 2018, quello che si credeva fosse il realizzarsi di un sogno chiamato professionismo è diventato l’inizio del baratro per la nostra amata Fc Rieti. Da quel giorno ne abbiamo viste di ogni tipo, retrocessioni, penalizzazioni, scioperi, umiliazioni; abbiamo visto scomparire un settore giovanile d’Elite, siamo stati sfrattati dallo stadio, abbiamo visto una squadra senza maglie, siamo finiti in cronaca nazionale sempre e solo per scandali. Abbiamo visto l’alternarsi di ‘patron’ e promesse, ma abbiamo assistito solo ad un graduale deterioramento di quella che un tempo era una società fiore all’occhiello della regione. Siamo sempre rimasti lì, su quei gradoni a sostenere squadre spesso inadeguate allenate da allenatori impreparati e gestite da dirigenti sciacalli; non abbiamo mai mollato e i nostri bistrattati colori non sono mai stati soli in nessuno stadio d’Italia”.

“Ma oggi, a fronte dell’ennesima stagione fallimentare nella quale alle solite promesse estive ha fatto seguito una situazione a dir poco grottesca con giocatori e dipendenti in fuga e una situazione debitoria critica frutto di anni di malagestione, siamo costretti a malincuore a dire basta. Fc Rieti 1936 srl così com’è non ha più nessun motivo di esistere, è una società in coma irreversibile che nessuno o quasi potrà salvare; e questo lo sanno tutti! Dunque auspichiamo che, di comune accordo, si proceda a staccarle definitivamente la spina. Preferiamo ripartire da campi polverosi o di provincia ma tornare ad avere una società seria, pulita e forte che abbia alle spalle un progetto serio, reatino e sociale; che si torni a parlare di settore giovanile, che si torni a far sognare un futuro migliore” scrivono dal Cur.

“Proprio per questo comunichiamo la sospensione di ogni attività di tifo e ci dedicheremo con tutte le nostre forze affinché si possa ripartire più forti di prima, aldilà di ogni categoria. Non accetteremo nessun compromesso e chiediamo a gran voce alla cittadinanza, ai tifosi, agli imprenditori ed alla politica di supportarci e non ostacolarci, perché col cuore in mano, ci rendiamo conto che non esiste altra soluzione se non il fallimento e la ricostruzione da zero. Non ci fermeremo mai e non smetteremo mai di lottare, pretendendo che questi 85 anni di storia Amarantoceleste tornino ad essere rappresentati da una società sana e pulita e ad essere rispettati ed invidiati in tutta Italia” conclude il Commando Ultrà Rieti 97.

Foto: RietiLife ©

Print Friendly, PDF & Email