“Villa Reatina nell’abbandono, mai terminati i lavori del contratto di quartiere” | FOTO

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di alcuni residenti di Villa Reatina

I residenti di Villa Reatina sono stanchi delle promesse non mantenute da parte dell’Amministrazione comunale ed intendono denunciare lo stato di degrado e abbandono nel quale versa il quartiere. I lavori del cosiddetto “contratto di quartiere” non hanno portato alcun beneficio in quanto fatti male e non terminati, e di certo l’immagine stessa dell’area di cantiere della ditta appaltatrice non indica un imminente riavvio delle opere bensì l’ipotesi di fuga.

Nel quartiere sono presenti molti cumuli di terra e materiale di risulta degli scavi effettuati, tombini e caditoie non funzionano e molti sono stati addirittura ricoperti dall’asfalto. La nuova illuminazione pubblica, esteticamente gradevole, non garantisce una luminosità sufficiente e appare peggiore della precedente; l’unica nota positiva è l’ultimazione dei lavori all’ingresso della sala polifunzionale dell’Ater, realizzati da quest’ultima su iniziativa del Presidente Cricchi.

La famosa Piazza Unità d’Italia è diventata pericolosa per bambini e ragazzi che vi transitano per le condizioni penoso del famigerato “gnomone”. Oltre a ciò l’annosa questione dell’abbandono dei servizi pubblici più essenziali, a cominciare dall’ormai storico spostamento degli uffici postali con conseguente rinuncia al passaggio del trasporto pubblico locale richiesto a gran voce negli ultimi tempi ma non ancora ripristinato nonostante le continue rassicurazioni, le condizioni dei parchi pubblici mutati semplicemente in campi, fino ad arrivare alla Scuola Elementare ridotta ormai a bersaglio di vandali e razzie, che è stata oggetto di impegno solenne dell’Amministrazione comunale circa la sua ristrutturazione imminente.

Questo storico quartiere popolare non chiede altro che esprimere il desiderio di vita civile dei bambini, dei giovani, delle famiglie, degli anziani, uscire il prima possibile dall’invisibilità sociale!

Foto: RietiLife ©

 

 

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