Fara Sabina, le elezioni provinciali spaccano (di nuovo) il centrosinistra. Pd, socialisti e singoli via da “Fara Merita”, Mazzeo isolato

(di Paolo Giomi) Della serie “c’eravamo tanto amati”. Che poi nemmeno così tanto. E’ durata poco più di un anno la (falsa) pace fatta all’interno del centrosinistra di Fara Sabina, costruita su un castello di carta per affrontare una tornata elettorale, quella che ha portato all’ennesimo schianto contro il centrodestra, risultata a dir poco negativa, e frantumatasi ancora una volta alla vigilia di una nuova tornata elettorale, quella non proprio entusiasmate per il rinnovo pro-tempore – tra circa un anno si tornerà a votare per i vertici dell’ente – del consiglio provinciale di Rieti.

Ma che importa, a Fara tanto è bastato per riaccendere i mai sopiti ardori di chi ha cercato di riprendersi il pallone con l’intento di portarlo via dalla piazza e far smettere tutti di giocare. Vedi alla voce Vincenzo Mazzeo, il due volte sconfitto ex sindaco farense che alla sola idea di presentarsi come candidato al consiglio provinciale ha fatto trapelare la sua nuova “discesa in campo”. Ottenendo in men che non si dica il consenso dei suoi colleghi consiglieri del gruppo Fara Merita, Franco Cipriani e Lara Scipioni. E qui scoppia la bomba, perché se da una parte l’endorsement a Mazzeo del primo non ha suscitato alcun clamore nelle segreterie politiche di Sinistra Italiana, alla quale Cipriani ha aderito dopo la sua elezione, dall’altra il sostegno di Lara Scipioni ha scatenato un terremoto nelle aule politiche del Partito democratico, di cui la consigliera è (ancora per poco) parte, e dove la decisione è stata presa non male, ma malissimo.

Per un motivo tanto logico quanto “vecchio”, nonostante la giovanissima età del nuovo direttivo dei democrat di Fara Sabina: le scelte politiche si prendono dentro il partito, e non fuori. Un assunto che il segretario Alessandro Spaziani spiega così: “A breve si terrà l’elezione dei nuovi consiglieri provinciali. Dopo il confronto e il dialogo avviati in maniera trasparente e partecipata all’interno del nostro circolo, nel pieno rispetto di tutti i candidati, siamo giunti a manifestare il nostro sostegno alle donne e agli uomini del Partito Democratico che affronteranno questa sfida – spiega Spaziani – una indicazione politica chiara, espressione spontanea della nostra comunità di un intero circolo, che, però, non è stata condivisa da chi dovrebbe realizzarla con il proprio voto. La decisione della consigliera Scipioni, legittima ma non condivisibile, di non sostenere le donne e gli uomini del Partito Democratico ci ha spinto a ripensare il nostro rapporto e il ruolo per il futuro. Per questi motivi, riteniamo conclusa l’esperienza del Circolo Pd di Fara in Sabina nel gruppo consiliare FaraMerita. E’ necessario prendere le distanze da questo modo di fare politica e aprirsi a tutte le nuove esperienze che vogliano accompagnarci nel nostro percorso rinnovatore”.

E l’effetto domino non tarda ad arrivare. Poche ore dopo, con una nota tanto telegrafica quanto eloquente, anche il coordinatore del Partito Socialista di Fara Sabina, Gabriele Di Carlo, annuncia l’addio dal progetto Fara Merita: “I dirigenti della nuova segreteria del Pd mostrano ancora una volta di anteporre alle poltrone il progetto politico ed il rinnovamento – spiega Di Carlo – i socialisti di Fara in Sabina, dopo aver predicato invano per gli scorsi due anni queste necessità, non possono far altro che seguire con grande attenzione la creazione di un nuovo progetto politico, considerando terminata l’esperienza ‘Fara merita’, in grado di restituire ai nostri concittadini ed al nostro territorio slancio e dignità”. Non è soltanto “all’uscita” che guardano i socialisti di Fara, ma anche “all’ingresso”, e cioè all’adesione di quello che viene considerato “il primo vero progetto concreto nell’alveo del centrosinistra da tre anni e mezzo a questa parte”.

E alla spicciolata arrivano anche altre defezioni “di peso dal progetto”, a partire da quella, in qualità di libero cittadino – nonostante le sue note appartenenze politiche alla sinistra -, di Tommaso Vicinelli, già candidato con la lista di Fara Merita e ora tra i più lucidi nel criticarne il nuovo arroccamento sulle questioni elettorali. “Fara Merita, quando è nata, è stata un’esperienza giusta e necessaria, che ha portato nella politica farense tanti volti nuovi e ha dato voce, passione e voglia di riscatto a tante persone che si sentivano messe ai margini. Oggi, però, non è più sufficiente, soprattutto se ci si arrocca su posizioni di retroguardia – scrive Vicinelli – Voglio accettare l’invito dei compagni e delle compagne del Partito Democratico di andare oltre Fara Merita, se questo porterà finalmente ad aprire un dialogo che coinvolga tutte le forze politiche di centrosinistra, siano esse partiti, associazioni o singoli militanti e se questo vorrà dire aprire un tavolo in cui tutti siano invitati per discutere di programmi, di idee, di rilancio del nostro territorio, lasciando fuori divisioni e personalismi inutili e dannosi”.

Bisognerà vedere se questo invito verrà raccolto, e in che modo, anche da Articolo Uno e Sinistra Italiana, al momento le uniche due sigle politiche rimaste a sostenere Mazzeo e i consiglieri di Fara Merita. In un quadro, quello delle imminenti elezioni comunali, che potrebbe donare all’ex sindaco soltanto tre voti, dando per scontato che la consigliera de “Il Ponte” Daniela Simonetti non lo sosterrà (e ci mancherebbe), e dato per acclarato che il consigliere di “Noi Fara” Marco Marinangeli, pur avvicinatosi quasi magneticamente a Mazzeo nell’ultimo anno e mezzo, segua l’indicazione del suo mentore politico Davide Basilicata nel sostegno al terzo polo. Il che, con un centrodestra compatto nel votare la consigliera Paola Trambusti, mette in bilico anche la possibilità di un ingresso di Mazzeo in consiglio provinciale, nonostante il peso specifico non da poco dei voti farensi…

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