Maurizio De Marco va in pensione: “La Scuola Forestale, i Carabinieri, l’atletica: la mia vita tra sport e caserma”

(di Christian Diociaiuti) L’ultimo giorno di lavoro, poi la pensione. Meritata. Maurizio De Marco oggi festeggia doppiamente: è il suo compleanno, ma anche l’ultima volta in cui dovrà recarsi al lavoro. Vicecomandante del centro addestramento del gruppo Carabinieri Forestali all’aeroporto Ciuffelli di Rieti dal 2017, dopo esser stato trasferito dalla scuola di Cittaducale, De Marco è entrato in Forestale “il 1° gennaio 1984 con il Gruppo Sportivo. Ho vissuto i cambiamenti dalla Forestale ai Carabinieri, sono stato responsabile dell’ufficio sezione atletica leggera, responsabile del mezzofondo – ricorda, commosso, De Marco, a sua volta sportivo del mezzofondo – Oggi non nascondo di essermi emozionato. C’è malinconia, ripensando a una vita passata coi colleghi. Cosa farò da domani? Beh non mi manca. Il Camposcuola (in cui è una vera autorità per l’organizzazione, ndr) e il sostegno alla Studentesca, l’impegno da consigliere regionale FIDAL (per la quarta volta dallo scorso gennaio, ndr), l’associazione Libera” e, aggiungiamo noi, la fotografia, la passione per la natura. “Mi sento giovane per la pensione, mentalmente mi sento di dare ancora tantissimo. Ma tant’è” sottolinea De Marco.

De Marco ha salutato i colleghi e ora disegna il futuro lontano dal lavoro. E ha qualche ringraziamento da fare: “Il mio grazie è alla Scuola del Corpo Forestale dello Stato che mi ha cresciuto, al centro sportivo e al centro addestramento Rieti. Con i colleghi ho vissuto tanti momenti, veri compagni. Grazie al Generale Monaco col quale ho lavorato e collaborato tantissimo, prima di lui col Generale Landi. E poi grazie al Colonnello Pennacchini, e il mio comandante del centro addestramento Rieti: prima Beretta e ora Di Stefano” conclude.

MAURIZIO DE MARCO OSPITE A NONA CORSIA

Foto: Riccardo FABI ©

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