Grande partecipazione tra gli studenti dell’IC “Marco Polo” per uno spettacolo-laboratorio su Dante

Il Museo Civico Archeologico di Monteleone Sabino ha organizzato questa mattina un’iniziativa alla scuola media di Torricella in Sabina per celebrare i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri nell’ambito dell’attività annuale per il 2021. I ragazzi dell’Istituto Comprensivo “Marco Polo” hanno preso parte infatti a uno spettacolo-laboratorio che ha avuto come fulcro due Canti della “Divina Commedia”, ovvero il XX del Paradiso, che ha come protagonista l’Imperatore Traiano e il V Canto dell’Inferno incentrato sulla storia di Paolo e Francesca.

Lo spettacolo “Versus Dante”, che si iscrive nell’ambito del Festival Dantesco, è stato realizzato dall’associazione Xenia per la regia di Paolo Pasquini con gli attori Agnese Ciaffei, Giacomo De Rose, Carlo Ricci e Carlotta Sfolgori.

Hanno partecipato all’iniziativa, insieme al corpo docente dell’Istituto, anche il Sindaco di Monteleone Sabino, Fabrizio Crescenzi, che ha sottolineato l’importanza del portare la cultura nelle scuole e della valorizzazione del patrimonio culturale del territorio.

La direttrice del Museo Archeologico Trebula Mutuesca di Monteleone Sabino, Francesca Lezzi, ha invece spiegato il senso dello spettacolo incentrato anche sulla figura dell’imperatore Traiano, dal momento che nello stesso Museo è conservata una grande iscrizione commemorativa dei lavori di rifacimento dell’anfiteatro di Trebula Mutuesca voluti da Traiano stesso e un’altra iscrizione gemella è visibile all’entrata dell’area archeologica.

È proprio in età traianea che Trebula Mutuesca vede una fase di grande sviluppo urbanistico e prosperità economica che si realizza con la sistemazione di tutta la zona urbana settentrionale e culmina con l’imponente costruzione dell’anfiteatro.

Del resto, Traiano ha un posto importante nella Divina Commedia di Dante: passato alla storia soprattutto per la sua clemenza e il senso di giustizia, viene incluso dal Sommo Poeta nel Purgatorio tra i beati del VI Cielo e poi nel Paradiso per sottolineare l’imperscrutabilità della giustizia divina che può concedere la salvezza in modo imprevedibile. Lo spettacolo è stato realizzato con fondi della Regione Lazio (determinazione GR 5508 – 2/2021).

Foto: RietiLife ©

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