Il reatino Giorgio Clemente, un trionfo dopo l’altro. Con lui Michele Pasquini

L’atleta reatino Giorgio Clemente si è reso protagonista di un altra gara Figmma, questa volta a Lecce. Clemente ha dato grande sfoggio di abilità, vincendo due incontri di Mma estremamente duri. Con lui un altro reatino, Michele Pasquini, che si è notevolmente distinto per tecnica e velocità. “È un anno e mezzo che io e Michele ci alleniamo nel mio garage per due volte al giorno” ha spiegato Clemente, che in un’intervista di RietiLife ha condiviso una sua giornatada atleta: “La mattina una buona colazione, poi allenamento, sollevamento pesi e circuiti. Pranzo e pomeriggio si replica. Nei mesi prima degli incontri ci sono sessioni mirate per preparare la testa e il fisico. L’alimentazione è molto rigida”.

E poi la gara. “È stato un triangolare con altri due atleti, tre round da 3 minuti – racconta Clemente -Il primo incontro è stato pulito, dopo un primo round di studio, al secondo round sono riuscito a portare a terra il mio avversario con uno slam ed ho vinto per sottomissione”. Il secondo incontro è stato meno lineare, soprattutto per la stazza dell’avversario: “Era imponente e i suoi pugni difficili da arginare – spiega l’atleta – tuttavia non mi sono arreso. Sono riuscito ad incastrare tre pugni mirati al volto, mandandolo a terra”.

E poi c’è il racconto di Michele Pasquini, che combatte da quando ha 13 anni e la lotta ce l’ha nel sangue: “Stile veoce e raffinato, un’artista nell’arte marziale”, lo ha definito Clemente. Anche Pasquini ha disputato un “super fight”, ovvero una competizione che prevede più incontri in un unico evento. L’atleta ne ha disputati due: uno con esito positivo (vittoria per submission con una leva al braccio), l’altro con esito negativo, vittoria per l’avversario al punteggio finale. Pasquini ha affermato: “È stata un’esperienza nuova e significativa. È stata la prima volta che partecipavo ad una categoria superiore alla mia, i 77 kg, in genere combatto ad una categoria inferiore, i 70 kg, ma dopo i due anni di fermo per l’emergenza sanitaria ho riscontrato diverse difficoltà nel taglio del peso”.

Riguardo alla prestazione Pasquini è sincero: “Non sono riuscito a dare quello che mi aspettavo di dare; ovvero il 100%. L’emotività, la tensione, anche i momenti di nervosismo, hanno sicuramente inasprito la mia valutazione personale riguardo alla prestazione complessiva. In altre parole sono partito con un deficit che ha condizionato la mia vittoria e la mia sconfitta. Ci sono stati anche momenti spettacolari però, tra cui una finalizzazione in aria, tentativi di chiusure alle gambe, scambi e incroci di braccia veloci e irruenti”.

Clemente e Pasquini non perdono occasione per ringraziare compagni ed allenatori: “Ringraziamento doveroso e speciale è al Coach Andrea Paone, il fondatore di questa famiglia-team: lo Straysteam. E ovviamente anche Patrizio Saralli, maestro di boxe che ci ha preparato”.

 

Foto: Giorgio Clemente ©

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