Focolaio negli uffici Ater di Rieti: positivi in sei. Sindacati avevano segnalato: “Non rispettate le disposizioni su lavoro in presenza”

(di Christian Diociaiuti) Casi Covid negli uffici Ater di Rieti: sede di via degli Olivi in città chiusa fino a risoluzione. Focolaio covid nell’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale: secondo quanto appreso da RietiLife, i positivi attuali nella sede Ater sono 6 su una quarantina di dipendenti: quasi il 20%. Numero emerso dopo un giro di tamponi delle scorse ore, diventato necessario al manifestarsi dei primi sintomi in alcuni dipendenti o per le positività riscontrate per alcuni contatti dei dipendenti con altri positivi. Una situazione che certo non sorprende vista la ripresa dei contagi in città – attualmente oltre 400, con un boom proprio nel capoluogo (leggi il bollettino) – che segnano, di fatto, una quarta ondata.

Il focolaio all’Ater – ribadiamo negli uffici, con la notizia che nulla ha a che fare con i vari alloggi in città e provincia – però, si mette in parallelo con quanto i sindacati hanno segnalato nei giorni scorsi agli organi competenti e all’Ater stessa e che ora acquista più voce vista l’esplosione del focolaio: in sostanza, con una lettera avevano contestato il rientro di tutto il personale in presenza, quando invece una circolare della Regione – in attuazione del Decreto del Primo Ministro Mario Draghi dello scorso 23 settembre e di quello del Ministro per la PA, Renato Brunetta dell’8 ottobre – sanciva sì il rientro in ufficio, ma in modo alternato allo smart working, per un massimo di tre giorni a settimana. Quindi sei giorni a casa e sei in ufficio alternativamente per i circa quaranta dipendenti dell’Ater di Rieti. Un modo per evitare “l’affollamento” e al contempo garantire i servizi in presenza, in sicurezza.

I sindacati non solo hanno contestato la situazione (e cioè il rientro totale in presenza dei dipendenti Ater Rieti a discapito dei soli tre giorni disposti) scrivendo alla direzione dell’Azienda lo scorso 20 ottobre, ma all’accertamento del focolaio hanno chiesto, ieri, ad Asl, Carabinieri, Ispettorato del Lavoro e Direzione Affari Istituzionali e Personale della Regione Lazio – di verificare se sono state garantite le condizioni di sicurezza e la corretta applicazione nell’azienda delle disposizioni nazionali e dunque regionali in termini di organizzazione del personale.

RietiLife resta a disposizione per eventuali repliche e chiarimenti sulla vicenda da parte degli organi interessati. 

Foto: Street View ©

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