Amatrice, a 5 anni dal sisma un documentario per ridare speranza

A 5 anni dal terremoto è stato presentato un cortometraggio di AR Production “Verde Speranza”, tratto dall’omonimo libro per bambini di Stella Nosella, con le illustrazioni di Marianna Balducci, vincitrice del Premio Andersen 2021. Obiettivo del cortometraggio è quello di non far cadere nell’oblio la tragedia del terremoto del Centro Italia e di dare una speranza alla città di Amatrice, simbolo di tutte le altre comunità colpite; una speranza che riparte dai bambini e dalla natura. Era il 24 agosto 2016, quando, in una notte d’estate, l’Italia si ritrovò spezzata in due dal terremoto. Era la prima di una lunga serie di scosse, che fino al 18 gennaio avrebbe contato 303 vittime e 41 mila sfollati tra Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo. L’apice, una domenica mattina, il 30 ottobre 2016; una furia che in cinque mesi ha distrutto e danneggiato fabbriche e abitazioni, ma anche 5 mila edifici di interesse culturale. Da quel 24 agosto in cui alle ore 3.35 la terrà si ribaltò inghiottendo tra Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto 303 vite, 100mila abitazioni vestendo di incubi le notti di 600mila persone residenti nel cratere del sisma, i 12mila portati di nuovo a casa non sono molti. Perché ce ne sono almeno altri sessantamila in attesa di riprendere la loro abitazione. E quasi tutti con la casa danneggiata in modo grave. Ma i migliori finali vengono dopo i peggiori inizi: con questa idea la regista e sceneggiatrice Alessia Vegro ha diretto “Verde Speranza” (AR Production): “Sono voluta andare oltre (rispetto al libro) in fase di scrittura, dopo aver visitato i luoghi del sisma e parlato con chi l’aveva vissuto. Il tema resta sí la speranza ma a questo si aggiunge il bisogno che queste città vengano ricostruite, che tornino ad essere sotto i riflettori, il bisogno che la politica le guardi e aiuti queste persone a tornare alla normalità. Oggi è qui con noi Flavio, il protagonista, un bambino che il sisma l’ha vissuto. Non avrei potuto avere un attore migliore perché ci ha mostrato come gli abitanti di Amatrice vivono la loro città: il vero valore di questo corto è proprio lui.” – Così ha dichiarato la Regista e sceneggiatrice. “Ringrazio Stella Nosella per aver avuto questa idea che noi abbiamo trasformato, grazie alla regista Vegro, in un cortometraggio. Abbiamo reso possibile tutto ciò grazie all’attenzione di molti di voi. Poco è stato fatto, quasi nulla. Si spera che Amatrice possa rinascere anche grazie a questa iniziativa e al giovane Flavio (il protagonista del cortometraggio), perché Amatrice lo merita. Abbiamo scelto di organizzare questa conferenza al Senato, proprio perché non deve restare solo tra coloro che amano Amatrice ma deve essere sempre al centro dell’agenda politica” – Così il Produttore, Gianni Pagliazzi. “Abbiamo una spina che punge il cuore da troppi anni e penso che pungerà per tutta la vita. Grazie mille Giovanni e Flavio, che dopo ciò che hanno trascorso hanno avuto il coraggio di metterci la faccia. La speranza non muore, vivere in quei luoghi non è una cosa semplice. Abbiamo bisogno che piano piano si risolvano i problemi. Grazie mille per la visibilità che state dando ad Amatrice” – Così il Sindaco di Amatrice, Giorgio Cortellesi. “In realtà non c’è molto da dire, vorrei ringraziare i miei amici che mi hanno sempre fatto sorridere ed i produttori che mi hanno permesso di fare il protagonista di questo cortometraggio. Ricordiamo Amatrice tutti i giorni, non solo una giornata l’anno” – Così il piccolo attore protagonista, Flavio.

Foto: RietiLife ©

Print Friendly, PDF & Email