Le classi quinte del Rocci in protesta: “Non possiamo prendere parte ai turni, dobbiamo prepararci all’esame”

Le classi quinte del Liceo Rocci di Passo corese sono in protesta. “Dopo l’incontro con la dirigente scolastica, avvenuto venerdì 8 ottobre, durante il quale ci è stato presentato il nuovo calendario delle turnazioni deciso dal Consiglio d’Istituto che prevede che le classi si alternino tra il primo ed il secondo turno d’orario, la preside non ha mostrato sufficiente comprensione nei confronti delle esigenze degli alunni delle classi quinte, le quali sono state inserite nella rotazione, nonostante i disagi espressi dagli studenti: l’orario del secondo turno infatti, che va dalle ore 9:40 alle ore 15:30, non consente un’adeguata preparazione all’esame di stato, in quanto sottrae troppo tempo allo studio e non permette la partecipazione ad attività extrascolastiche, anche per problemi logistici legati agli spostamenti con i mezzi” spiegano gli studenti.

“Pur dopo ripetute richieste di revisione dell’orario, non abbiamo riscontrato nessuna disponibilità – continuano i giovani – nel prendere in considerazione le nostre proposte per una turnazione che tuteli le classi dei quinti. Preso atto della staticità della situazione, noi studenti dell’ultimo anno ci siamo mobilitati decidendo di dare il via ad uno sciopero, iniziato lunedì 11 ottobre. Durante questa protesta, lunedì stesso, una rappresentanza di studenti si è recata a scuola, ottenendo un colloquio con la dirigente e un membro del Consiglio d’Istituto, durante il quale nuovamente non sono state prese in considerazione le nostre richieste. Di conseguenza noi studenti ci siamo riuniti per creare una proposta d’orario che rispondesse alle esigenze di tutta la scuola, con lo scopo di proporla in Consiglio d’Istituto il prima possibile”.

“Noi continueremo la protesta fino a venerdì 15 ottobre e una rappresentanza degli studenti sarà sempre presente presso la scuola per sostenere civilmente i nostri diritti e cercare di ottenere un nuovo colloquio con la preside” concludono.

Foto: RietiLife ©

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