Colli della Sabina oltre il Covid, torna la manifestazione macina-record con 1500 iscritti e 40 stand

(di Paolo Giomi) Un anno e (quasi) mezzo di stop non hanno fermato i numeri da record della Colli della Sabina, la manifestazione ciclistica che quest’anno si presenta, per la sua decima edizione, in una veste completamente rinnovata. E con numeri, ancora una volta, da record, nonostante le restrizioni anti-Covid: il tetto dei 1500 iscritti alla gara non agonistica è stato sfondato con giorni e giorni di anticipo rispetto alla data di scadenza, a testimonianza di un affetto nei confronti dell’evento organizzato dall’associazione “Acido Lattico” che ormai ha raggiunto tutte le regioni d’Italia.

Ma è soprattutto per quello che c’è “dietro la gara” che la Colli della Sabina è ormai l’evento di riferimento di tutto il territorio, farense e non: un’organizzazione precisa e capillare, che rappresenta non soltanto un momento di svago e divertimento, ma anche (o meglio soprattutto) un volano economico importante. Testimonianza ne è la velocità con cui l’area espositiva ideata dagli organizzatori si è velocemente riempita in ognuna delle 40 caselle disponibili. Numeri, anche qui, imposti dalle restrizioni in essere, che altrimenti sarebbero potuti essere ben più grandi. E ancora, l’elenco delle realtà che sostengono e supportano l’evento, che ogni anno si impreziosisce di brand e marchi di primo piano nel panorama sportivo italiano. E che vede, sul territorio, il prezioso contributo della Fondazione Varrone, che continua a credere nel progetto.

E ne ha ben donde: i numeri, come sempre, sono in crescita vertiginosa, anche grazie alla nuova location pensata per la manifestazione, che si sposta da piazza Salvo d’Acquisto al bike park dell’Acido Lattico di via XXV Aprile, sempre a Passo Corese. Spazi pensati al minimo dettaglio, con controlli rigidissimi nel rispetto delle normative, a partire dall’obbligatorietà di possesso del Green Pass per accedere all’area dell’evento, anche per i visitatori o i semplici astanti, non soltanto per gli atleti in gara.

“Ogni anno abbiamo lanciato un tema. Quello di quest’anno si chiama ‘Bike is Life’ – spiega il presidente della Acido Lattico, Marco Barletta – la bici come strumento di divertimento, di spensieratezza, di vita. Troppe le tragedie che stroncano vite trasformando le nostre strade in campi di battaglia, dove non ci sono vincitori. Per questo, parleremo di prevenzione e di sensibilizzazione sul tema degli incidenti stradali”.

Un tema scelto non a caso, quello di quest’anno, ma pensato per ricordare la scomparsa di Alessandro Salusti, cicloamatore reatino morto a 45 anni, nel 2019, proprio mentre pedalava sulla bici, la sua grande passione, sulla strada che collega Cantalice alla frazione reatina di Vazia. “Era un grande amico della Colli della Sabina – commenta con commozione Barletta – e a lui, più di chiunque altro, vogliamo dedicare questa edizione della ripartenza dopo la pausa forzata dalla pandemia”.

Novità anche per quanto riguarda i percorsi di gara, che porteranno i ciclisti e i cicloamatori nel cuore delle colline di Fara Sabina, su percorsi meno noti agli itinerari turistici. Madrina e padrino dell’evento saranno Justine Mattera, showgirl con la passione per la bicicletta, e Omar Di Felice, ultracycler di fama mondiale e avventuriero. Appuntamento a domani, per la consegna dei pacchi gara e le procedure di accreditamento, e a domenica, con la festa, quella vera.

Foto: Colli della Sabina ©

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