Ricci scuola sentinella per monitorare i contagi Covid: via i test salivari su studenti e insegnanti

È l’Istituto Comprensivo Angelo Maria Ricci la prima scuola di Rieti individuata dalla Regione Lazio come “Scuola Sentinella” per monitorare l’andamento dei contagi da Sars-Cov2 nella città, attraverso la somministrazione periodica e regolare di test salivari molecolari, utili ad individuare precocemente la positività al Covid-19. Gli alunni della primaria “Cirese” e della secondaria di primo grado “Ricci”, nella mattinata di ieri, si sono messi in fila con i loro docenti per sottoporsi a questo tipo di esame, supportati dal personale della Asl di Rieti che, con grande professionalità, ha accolto gli alunni con una breve ma efficace proiezione di un video per insegnare loro come autosomministrarsi il test, per poi procedere materialmente, con modi rassicuranti, alla prima esecuzione guidata delle rilevazioni.

Soddisfatto il referente del progetto, il Dott. Mauro Pitorri: “Alta è stata l’adesione degli studenti dell’Istituto Ricci a questa sperimentazione pilota, il nostro obiettivo è raggiungere i 250 test al mese. I test salivari utilizzati sono di ultima generazione, molto meno invasivi dei tamponi, e la loro attendibilità non cambia”. L’annuncio era stato dato dal Ministro dell’Istruzione Bianchi qualche tempo fa: i test salivari per tutti gli alunni delle scuole del Paese sarebbero diventati realtà, dopo una somministrazione a campione negli istituti italiani scelti come apripista, “sentinelle” appunto. Il piano prevede di monitorare coloro che si sottopongono al test, volontariamente, ogni 15 giorni”.

Nel Lazio sarà coinvolta una platea di 30 mila studenti. L’Istituto Ricci è orgoglioso di ricoprire questo ruolo di scuola sentinella regionale, e l’entusiasmo degli alunni fa ben sperare per il futuro. “Molti i genitori che hanno fatto pervenire il loro consenso informato; una risposta corale al mio invito – sottolinea il Dirigente Scolastico Paola Testa – che è andata ben oltre le aspettative ed i limiti numerici imposti dalla Regione Lazio. L’auspicio personale è che la stessa Regione autorizzi una distribuzione ‘a tappeto‘ dei test salivari per soddisfarne l’intera domanda e che la pregevole iniziativa possa estendersi quanto prima a tutte le altre scuole della città. Un ottimo strumento di prevenzione, una carta in più da giocare per contrastare il diffondersi della pandemia, restituendo alla scuola il ruolo di posto sicuro per tutti coloro che la frequentano”.

Foto: ANSA ©

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