TEDx fa respirare Rieti: il Flavio si gode i talk per ripartire | FOTO

 

Foto: Riccardo FABI ©

(r.l.) Parte da lontano il viaggio del primo TEDxRieti. Dopo quasi un anno di preparazione sono andate in scena nove “micro-conferenze”, per altrettanti speakers, sul tema “Respira”. TEDxRieti è un invito a riprendere il controllo del nostro respiro, del nostro ritmo, del nostro tempo, in un tempo che il respiro ce l’ha quasi tolto del tutto. A più di un anno dall’inizio della pandemia da Covid-19, si riparte da dove eravamo rimasti, dalle idee, dal futuro.

Ed è così che sul palco del Flavio si sono alternati Marianne Mirage, cantante e performer olistica che – accompagnata dal musicista e produttore musicale Marquis – ha portato la musica e lo yoga in platea, coinvolgendo gli spettatori in un esercizio di respirazione rilassante.

Il reatino Andrea Colangeli, ingegnere nucleare e ricercatore che ha raccontato il progetto di riprodurre il “respiro” di una stella come possibile fonte di energia rinnovabile.

Francesca Boni, studentessa e founder del “Il Vestito Verde” con il suo talk sulla Fast Fashion: il rispetto del “respiro terra” e dei lavoratori impiegati nell’industria della moda.

Silvia Micheli che nella sua Flower Farm creata all’interno della Riserva dei Laghi Lungo e Ripasottile, coltiva i fiori secondo il ciclo e il ritmo naturale delle stagioni sposando la visione dello slow-flower.

Tom Jones gli consigliò di respirare: “Breathe”. Marco Maccarini, istrionico artista, ha raccontato la sua esperienza come camminatore: il suono dei passi fatti durante la sua traversata lungo il Cammino di Francesco , in sottofondo.

Federico Sbandi, digital strategist, in un intenso talk sul cyber-bullismo: quali strumenti fornire a scuola, società e famiglia per combatterlo.

C’è anche Dante nel primo TEDxRieti ed è opera de La Setta dei Poeti Estinti ed il loro approfondimento sul “respiro letterario”.

Un altro reatino, Rino Panetti, facilitatore e business coach, tra magia e management.

La creativa digitale Lucia Del Pasqua, a chiudere la carrellata di interventi, il processo creativo come un lungo respiro.

L’intero evento è stato progettato e coordinato da uno staff composto da volontari di età compresa tra i 25 e i 35 anni, quasi tutti reatini. Visione e identità hanno messo insieme giovani che hanno scelto di tornare “a casa” dopo aver studiato ed essersi formati altrove o che, ancora, lavorano fuori. Appuntamento al prossimo TEDxRieti.

 

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