Atti vandalici bunker Soratte: “Gesto orribile”

Atto vandalico consumato, in queste ore, ai danni del Bunker Soratte, lo storico rifugio anti-atomico situato sotto la montagna a nord di Roma, ora adibito a museo e gestito dall’omonima associazione culturale, che ne organizza e gestisce le visite guidate e tour. Nella mattinata sono apparse delle scritte e disegni che hanno imbrattato i portoni d’accesso alla struttura. La notizia è stata resa pubblica dall’amministrazione del piccolo Comune romano, che ha parlato di “gesto orribile”. Lo riporta Agi.

“E’ con immenso disgusto che apprendiamo dell’atto vandalico compiuto ai danni del Bunker Soratte. Un gesto ignobile, che condanniamo senza se e senza ma, perché il danno morale è gravissimo per tutta la comunità santorestese – si legge in una nota del Municipio – Chiediamo all’associazione di sporgere immediatamente denuncia presso i Carabinieri, al fine di poter acquisire il filmato delle telecamere perché il responsabile sia individuato immediatamente e subisca le conseguenze, non solo civili, del danno procurato. Non sfugge l’intento, neanche troppo velato, di surriscaldare una campagna elettorale che noi tutti vorremmo libera e serena. Ci appelliamo a tutti i cittadini affinché’ i toni rimangano bassi e rispettosi verso tutte le compagini in campo”. Costruito in epoca fascista, il bunker sotto il Monte Soratte ha rappresentato per decenni, nell’immaginario collettivo, l’idea del “rifugio perfetto” di fronte a qualsiasi tipo di calamità o evento catastrofico. Dopo l’occupazione nazista – che ha alimentato la leggenda secondo cui i tedeschi in fuga abbiamo sepolto sotto la montagna il mai ritrovato tesoro in lingotti d’oro depredato alla Banca D’Italia – il bunker ebbe diversi utilizzi, da deposito di armi a nuovo rifugio anti-atomico per le piu’ alte cariche della giovane Repubblica, durante la Guerra Fredda. Successivamente fu dismesso da ogni utilizzo militare e/o istituzionale, e rimase praticamente inutilizzato fino al 2003. Fu allora che il Comune, grazie ai fondi messi a disposizione dalla Comunità Europea, avvio un processo di recupero e riqualificazione che ha portato la struttura ad essere quello che è oggi, una meta culturale e museale che raccoglie ogni anno centinaia di visitatori. Il sindaco di Sant’Oreste, Valentina Pini, si è immediatamente rivolta ai carabinieri per segnalare l’accaduto.

Foto: RietiLife ©

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