“Tutelare diritto allo sport per i più piccoli, vaccino non può essere ricatto”: la lettera al Coni di Nome Officina Politica

La Redazione di RietiLife condivide il testo  della lettera aperta di NOME Officina Politica, inviata al Presidente del CONI, Giovanni Malagò, dove viene auspicato che venga sollevato il tema della tutela del diritto alla pratica sportiva giovanile in tempi di Covid-19, che tocca tanti bambini, giovani e società sportive.

“Gentile Presidente, molte famiglie potrebbero non rinnovare le iscrizioni dei loro figli ad associazioni sportive in conseguenza della obbligatorietà del green pass per gli allenamenti al chiuso. Nella nostra città di Rieti, ad esempio, ci sono bambini iscritti al minibasket con un tasso pro-capite tra i più alti in Italia. Negare ad un bambino dodicenne l’ingresso ad un McDonald per una festa di compleanno non implica la stessa gravità del negare allo stesso bambino il rinnovo di un tesseramento stagionale al minibasket o a qualsiasi altra associazione sportiva. Una soluzione è il vaccino, ma è profondamente ingiusto obbligare a vaccinare i bambini usando come arma di ricatto il loro sport preferito, quando ancora ampie fette di popolazione adulta non si sono vaccinate per scelta”.

“Se non si può usare la scuola come arma di ricatto (il green pass non è infatti obbligatorio per andare a scuola), non crediamo sia giusto usare lo sport: sport e cultura devono rimanere elementi di formazione inviolabili per i bambini. Un’altra soluzione è il tampone, ma il costo per molte famiglie sarebbe insostenibile (in provincia di Rieti si sta cercando di calmierare i prezzi sugli 8 euro per i bambini, cioè 24€ a settimana per uno sport che richiede tre allenamenti a settimana). Per non parlare del disagio e del fastidio: sono bambini, non adulti professionisti. Non ci risulta che le istituzioni (Ministeri, Regioni, Comuni) si siano posto il problema. Chiediamo pertanto a Lei di porglielo: la Sua voce sarà sicuramente ascoltata”.

“Se vorrà, potrà spingersi oltre e fare anche proposte (limitare ad esempio i tamponi ai soli tornei, che espongono i bambini a frequentazioni di gruppi allargati e quindi a rischi maggiori, togliendo l’obbligatorietà per gli allenamenti di routine; oppure allungare la validità temporale di un tampone per la finalità degli allenamenti sportivi dei bambini; o altre ancora). A breve gli allenamenti torneranno al chiuso ed il rischio da noi paventato di un calo drastico delle iscrizioni e dei rinnovi alle associazioni sportive dei più piccoli va scongiurato. La ringraziamo a nome dei tanti bambini (non solo di Rieti ma di tutta l’Italia) e delle associazioni sportive che di loro si prendono cura educandoli allo sport”.

Foto: RietiLife ©

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