Ferragosto con 40°C. Rieti tra le più calde d’Italia, ma la vaccinazione non si ferma: anche il 15 l’evento senza prenotazione

(di Giacomo Pasquetti – da RietiLife Fress Press) È il Ferragosto del grande caldo e col bollino rosso per il Reatino ma anche il secondo in pandemia, il primo 15 agosto con i vaccini disponibili e con gli hub aperti. Ieri è stato un successo l’avvio dell’Open Hub della Asl di Rieti dedicato alla vaccinazione, con Moderna, di tutti i cittadini over 12 anni. Alle 8 erano più di cento le persone ad attendere il loro turno per ricevere il vaccino all’interno della Caserma Verdirosi. Tanti i giovani e giovanissimi presenti, molti accompagnati dai genitori. Già centrato l’obiettivo dell’Open Hub: vaccinare molti studenti per riprendere l’attività scolastica in presenza senza difficoltà. L’Open Hub proseguirà fino al 23 agosto, Ferragosto incluso, dalle ore 8 alle 14 e il punto di forza dell’iniziativa rimarrà quello di non prevedere nessun tipo di prenotazione digitale. Tutto ciò che servirà sarà un documento di identità e la tessera sanitaria, per poi recarsi all’hub e attendere il proprio turno. Nel caso di minorenni, è richiesta la presenza di entrambi i genitori, oppure di un genitore e la delega dell’altro.

Un Ferragosto coi vaccini, ma anche con un caldo torrido: bollino rosso fino a domenica, punte ancora di 40°C. Ferragosto e caldo è una dicotomia consueta. Ma col bollino rosso, un po’ meno: Rieti è nella morsa dell’anticiclone Lucifero, da martedì scorso e lo sarà fino a domenica. Di fatto è tra le città italiane più calde. Temperature africane, canicola insopportabile, pericolo per i più fragili, anziani e cardiopatici su tutti. Oggi termometro tra 20°C e 38°; il giorno di Ferragosto la temperatura sale tra 23°C e 40°C. Lunedì e martedì non migliora in quanto a temperatura, col cielo terso e poche nuvole a regalare un po’ di sollievo. Anche durante il weekend di ferragosto, tra partenze, arrivi e chi resta in città e nel Reatino, è attivo il Piano Asl per il sostegno contro le ondate di calore.

Foto: Asl ©

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