Davide Re e Roberta Bruni, niente finale per i reatini a Tokyo | Lo sprinter fa 44.94 ma non basta. L’astista commenta: “Vittoria essere qui”

(ch.di.) Non centrano la finale Roberta Bruni e Davide Re. I due atleti partiti dal Guidobaldi non proseguono il loro cammino all’Olimpiade. La primatista italiana del salto con l’asta, portacolori dei Carabinieri, dopo aver saltato al primo colpo 4,25 nella gara di qualificazione, ha registrato tre X a 4,40. Ai microfoni della Rai, la reatina allenata da Riccardo Balloni, arrivata a 4,70 quest’anno, ha spiegato: “In realtà motivazioni ce ne sono tante e nessuna.  È una Olimpiade, un gran clima, non voglio dire giornata no perché qui non può esserlo. Non ho gestito bene la rincorsa, non so darmi una motivazione. Volevo onorare la maglia azzurra come ho sempre fatto. Essere qui per me è già una vittoria. A 4,40 ho cambiato asta, i salti sono venuti brutti. Pensiamo alla prossima”.

Davide Re (Fiamme Gialle) esce a testa altissima dai 400 e ora può pensare alla staffetta 4×400 maschile prevista venerdì 6 agosto alle 13.25 (eventuale finale il 7 agosto alle 14.50). Dopo aver centrato la qualificazione, oggi la semifinale del giro di pista per il primatista italiano, ligure ma di casa a Rieti da anni, agli ordini del tecnico Chiara Milardi. Per lui arriva un crono sub 45″, 44.94, miglior crono stagionale e non lontano da quel personale di 44.77 che è anche record italiano. Quinto posto nella prima delle tre semifinali. “Sono felicissimo di essere tornato sotto ai 45. Quest’anno arrivavo un mese fa terzo ai campionati italiani, rispetto alla stagione precedente in cui avevo dominato in Italia e in Europa. E undici mesi fa uscivo dalla radiologia con una diagnosi negativa (l’infortunio superato qualche mese fa, ndr). Esco dalla mia Olimpiade nei 400 a testa altissima. Ora qualche giorno: possiamo fare una super staffetta”.

Foto: Riccardo FABI ©

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