Non è una città per bambini. Rieti e lo studio de “Il Sole 24 Ore”

(di Federico Ducco – da RietiLife Free Press) Una recente ricerca de Il Sole 24 Ore sulla qualità della vita per bambini, giovani e anziani, ha offerto spunti di riflessione e suggerimenti sulle aree in cui agire per essere più attrattivi, in un contesto in cui, richiamare nuovi abitanti e trattenere i giovani può rivelarsi cruciale per il futuro. Rieti non sembra essere proprio una città per bambini. Infatti, secondo lo studio commissionato dal giornale economico, per quanto riguarda numero di pediatri, posti disponibili in asili nido, scuole dello sport e bambini tra 6-14 che praticano sport agonistico, Rieti si colloca al 70° posto su 107 province, mentre è al 47° posto per la retta media asili nido. Un buon 6° posto per quanto riguarda lo spazio abitativo, ovvero la superficie media per componenti delle famiglie, ed un buon 5° posto per l’assenza di barriere architettoniche per l’accesso alle scuole.

Sulla qualità della vita per i giovani, i dati appaiono incoraggianti. Nell’indice riassuntivo Rieti è al 21° posto, merito soprattutto della rilevazione dei canoni di affitto più economici d’Italia, di un saldo migratorio, cioè la differenza tra il numero degli iscritti ed il numero dei cancellati dai registri anagrafici per trasferimento di residenza che la pone al 12° posto e di un tasso di imprese con titolare under 35 che vede Rieti al 21° posto. Bene anche le aree sportive all’aperto (13°), la presenza di bar e discoteche in rapporto alla popolazione (24°), male per i concerti (92°). Capitolo anziani: gli over 65 reatini consumano molti farmaci per malattie croniche, rendendo Rieti seconda solo a Taranto, ma è bassa la mortalità per demenze e malattie del sistema nervoso, ambito nel quale solo Avellino ed Isernia fanno meglio. Il capoluogo si dimostra tranquillo e quindi accogliente per gli anziani, tanto da trovarsi al 102° posto nella classifica degli esposti presentati per inquinamento acustico, mentre risulta alta la spesa per trasporto disabili e anziani (91° posto), basso il numero dei geriatri (93°).

Foto: RietiLife ©

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