Così i bambini della Ricci hanno celebrato la Giornata Mondiale dell’Ambiente | FOTO

Chi vuole giocare su “L’isola che non c’è?”. No, Peter Pan e le sue avventure non c’entrano nulla! “L’isola che non c’è” è un gioco da tavolo realizzato dai ragazzi della prima D della scuola secondaria di primo grado “Angelo Maria Ricci” e presentato oggi in concomitanza con la giornata mondiale dell’ambiente.

Un progetto di educazione civica che guarda all’ambiente, o meglio a come l’ambiente dovrebbe essere secondo gli studenti della Ricci. Sara Bucci, Riccardo Civica, Giulia D’Artibale e Ginevra Arcefili sono i realizzatori del gioco, che guidati dalla prof. ssa Sara Mostocotto e aiutati dai loro compagni di classe, hanno ripensato all’ambente in chiave tutta nuova per arrivare a quell’isola di benessere che ancora si fatica a raggiungere. Un gioco a quiz composto da un tabellone con 31 caselle, un dado, delle carte per le multe e gli imprevisti e dei personaggi costruiti dai ragazzi. Proprio loro ci hanno raccontato nel dettaglio la loro creazione.

“Questo gioco si chiama L’isola che non c’è perché si riferisce ad un posto che ancora non esiste per via dell’inquinamento – racconta Ginevra Arcefili – è un mix tra alcuni giochi che ci piacevano da piccoli come Monopoli e il gioco dell’Oca, lo scopo è quello di far rispettare a tutti l’ambiente”.

“Abbiamo utilizzato tutti materiali di riciclo – continua Giulia D’Artibale – per le pedine ci siamo divertiti tantissimo perché abbiamo realizzato noi stessi, i nostri compagni, i nostri professori e addirittura la preside Paola Testa e la vice preside Ornella Bucchignani”.

I ragazzi hanno utilizzato per le pedine tappi di sughero, stoffa e metalli ed i personaggi sono veramente simili alla realtà.

“All’interno del tabellone ci sono vere e proprie isole – spiega Riccardo Civica – costruite con sassi, carta crespa, stoffa, gel per capelli e stuzzicadenti. Ci sono anche i bidoni per la raccolta differenziata. Anche il dado è particolare, fatto con pezzi di costruzioni assemblati e i numeri in evidenza”.

“In questo gioco ci sono 31 caselle – conclude Sara Bucci – possono giocare da 2 a 9 persone ci sono caselle dedicate agli imprevisti, al ritira, al torna indietro e punti interrogativi. Quando si capita in queste caselle si deve rispondere a delle domande dedicate alle più importanti associazioni che si occupano di ambiente nel mondo. Quando il giocatore capita sulla casella col punto interrogativo decide sul destino del giocatore alla sua destra, se capita su “ritira” deve tirare di nuovo il dado”.

“L’Isola che non c’è” prevede anche la figura di un moderatore che legge le carte create appositamente per le caselle degli imprevisti, domande per i giocatori tutte rigorosamente sul rispetto della natura. Insomma questi ragazzi hanno pensato proprio a tutto, con lo scopo di divertirsi senza perdere di vista l’importanza della natura e del benessere del territorio che li circonda.

Foto: AMRICCI ©

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