Agente di Polizia Penitenziaria reatino morto per Covid a Perugia. Massimo Rossi aveva 55 anni

L’agente di Polizia Penitenziaria di origini reatine, Massimo Rossi, è morto a causa del Covid. Aveva 55 anni. Lo annuncia la Cisl: si tratta dell’undicesima vittima di covid tra gli agenti della Polizia Penitenziaria in Italia a causa del virus. Rossi lavorava a Perugia. Rossi, ex giocatore di calcio, lascia la moglie e una figlia adolescente.

‘La Federazione Nazionale della Sicurezza della Cisl esprime il proprio cordoglio per l’undicesimo poliziotto penitenziario vittima del covid’ – dichiara il segretario generale della Fns Cisl, Massimo Vespia – Il collega Massimo Rossi, in servizio al carcere di Capanne (Perugia)- spiega – era vice sovrintendente in servizio al Nucleo Traduzioni e Piantonamenti ed aveva fatto parte del Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre con l’Astrea Calcio. Il vice sovrintendente è deceduto al Policlinico Gemelli di Roma dove era stato trasferito dopo il primo ricovero all’ospedale di Perugia. La Fns Cisl intende richiamare l’attenzione dell’Amministrazione Penitenziaria sulla necessità di mantenere la massima attenzione sul Covid all’interno degli istituti penitenziari, affinché’, si possa interrompere definitivamente questa preoccupante serie di decessi tra le lavoratrici ed i lavoratori della Polizia Penitenziaria”.

Foto: RietiLife ©

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