Borgo Velino, ad aprile il via a “Memorie” | ECCO IL PROGETTO

L’Amministrazione Comunale di Borgo Velino darà il via nel mese di aprile alla realizzazione del progetto di Arte Pubblica MEMORIE.

L’obbiettivo del progetto al quale si è lavorato per oltre due anni punta al rilancio del patrimonio culturale, alla valorizzazione del territorio attraverso la rivisitazione in chiave contemporanea della storia. Il progetto prevede un percorso illustrato che narra attraverso opere di street-art, personaggi realmente esistiti, antiche tradizioni e mestieri di una volta, avvenimenti storici, angeli e santi, siti archeologici e tipicità locali di pregio prodotte ancora oggi e fiore all’occhiello della comunità.

Gli interventi di rivalutazione urbana offriranno ai visitatori e passanti occasionali una visione di forte suggestione della memoria collettiva del luogo e dei suoi abitanti.

In questo momento di forte crisi generale si è ritenuto necessario un riscatto che potesse dare nuovo slancio all’economia locale, per questo nulla è stato lasciato al caso.

In primo luogo, sono state individuate strategie di intervento che attraverso opere di street-art in stretto rapporto con i temi inerenti all’identità locale, potessero amplificare ciò che ancora oggi il Borgo offre.  L’idea principale dalla quale si è partiti è stata quella di concentrare energie creative nella complessa missione di sdoganare l’arte urbana da concetto di espressione libera, spontanea e illegale, per riproporla come preziosa alleata delle istituzioni e degli abitanti.

L’arte urbana o arte pubblica ha la capacità di innescare cambiamenti a vantaggio delle persone, è più grande servizio che i creativi possano fare ai cittadini.

In questo caso, come dichiara Santina Eleuteri, l’arte di strada vuole essere un mezzo per i cittadini e non vuole celebrare il proprio ego, né essere compresa solo dai professionisti del settore.

Nel progetto MEMORIE a Borgo Velino l’arte si pone al servizio della comunità creando un processo nel quale l’antico viene tradotto attraverso il linguaggio artistico contemporaneo, esaltandone la storia e il suo valore, diviene così straordinario strumento di rilancio turistico ed economico, efficace e immediato.

Il progetto, quindi, non impone ai cittadini immagini sganciate dalla realtà locale ma al contrario rafforza l’identità delle loro radici.

Il lavoro preliminare di ricerca e studio della storia e delle tradizioni di Borgo Velino e del suo territorio ha comportato una accurata selezione di informazioni che si sono tradotte in bozzetti, prove cromatiche, visioni prospettiche e scenografiche, studio dei costumi, stemmi araldici e delle architetture appartenute alle varie epoche.

Il materiale raccolto costituirà la mappatura dei murali artistici che verranno realizzati in un percorso consequenziale e armonico.

L’individuazione delle aree nelle quali intervenire con le opere murali è stata strategica.

Tenendo conto che qualsiasi tipo di intervento artistico, urbano inevitabilmente trasforma la percezione che l’osservatore ha di un dato luogo, si è escluso fin da subito di prendere in considerazione le zone del centro storico.

Esso è ricco di stili architettonici, palazzi storici, chiese e siti archeologici che ne caratterizzano l’armonica visione d’insieme da secoli.

Si è optato quindi per seguire una strategia di forte impatto e puntare ad una tra le risorse presenti nel territorio e cioè la via Salaria.

L’antica via del sale da Roma conduce al mare Adriatico collegando comuni e regioni del centro Italia e tra questi attraversa anche quello di Borgo Velino.

In più punti permette l’accesso al territorio del Borgo, al suo nucleo industriale, all’area cimiteriale, al sito archeologico e al centro storico attraverso sottopassi, rotatorie, incroci caratterizzati da muri di contenimento anonimi che potrebbero essere definiti luoghi non luoghi.

Proprio in queste zone di circuiti viari capaci di amplificare messaggi per un vasto e vario pubblico di passaggio, si è deciso di intervenire trasformandoli in distintivi strumenti di invito alla scoperta.

In questo modo si potrà far emergere con la massima efficacia il grande potenziale dell’offerta locale.

Preziose memorie di storia e tradizioni che hanno attraversato i secoli e non devono essere smarrite.  Verranno rinnovate in chiave contemporanea attraverso le opere di arte pubblica per il Museo a cielo aperto di Borgo Velino.

Alcuni dei temi che verranno dipinti rappresenteranno lo stemma araldico di Borgo Velino, il Cassero di Colle Rinaldo, le botteghe degli antichi mestieri, la raccolta delle castagne, musici e sbandieratori, la Madama d’Austria, etc.

Il percorso di arte urbana costituirà attrattiva per i turisti e potrà essere impiegato dalle scuole come strumento didattico di informazione storica.

È stata chiamata dall’Amministrazione Comunale di Borgo Velino a realizzare questo progetto la scenografa Santina Eleuteri.

La sua esperienza nel settore delle arti visive è più che trentennale, ha studiato scenografia presso l’Istituto di Stato di Cinematografia e Televisione di Roma, ha frequentato le botteghe degli artigiani restauratori di Trastevere e i laboratori di scenotecnica di Cinecittà. Negli anni ’80 viene chiamata a progettare le scenografie per il Teatro in Trastevere di Roma, il Teatro Titano della Repubblica di San Marino, cura la direzione artistica del Teatro Greco di Siracusa.

Poco dopo inizia a collaborare alla realizzazione delle scenografie in RAI per i programmi di: Ci Pensiamo Lunedì, Vanità, Domenica In, Uno Mattina, Trent’anni della Nostra Storia, Doc Musica e Altro.

Disegna per: Barilla, Johnson’s, Tirelli Costumi, Roma Restyle, Licée International de St. Germain-en-Lay (Îlede-France), Save Borsalino, Ente del Turismo di Rieti.

Le sue opere artistiche vengono esposte a: Palazzo Antoniano, Palazzo Cenci, Euclide Cultura, Terminillo Film Festival, Abilmente Vicenza.

Negli anni ’90 restaura i soffitti di Palazzo Maoli, sede comunale di Cittaducale (Rieti) e gli stemmi araldici nella piazza cittadina, gli stemmi araldici in Castel Sant’Angelo.

Realizza i progetti per il Monumento ai Caduti e la fontana artistica in Castel Sant’Angelo.

Nel 2010 le viene affidata la direzione artistica della Graffiti Art School di Raoul Bova, per la fondazione Onlus Coloriamo i Sogni.

Con la Graffiti Art School, prima scuola di arte pubblica in Italia, promuoverà il concetto di street art legale in spazi autorizzati.

Realizzerà opere di street art per il cinema e la televisione nei film: Graffiti, Come un Delfino, Baciato dal Sole, La Coppia dei Campioni.

Realizzerà inoltre interventi di street art per il centro nautico CNVS Wave, per il Cimitero monumentale di Castel Sant’Angelo, per le Ferrovie dello Stato e il Comune di Rieti alla stazione ferroviaria, e su alcuni mezzi pubblici della città di Rieti.

È attualmente impegnata nel progetto denominato La Via del Sale.

Foto: RietiLife ©

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