Picture shows illustration for the coronavirus vaccine in Zagreb, Croatia, August 14, 2020. A Covid-19 vaccine being developed by Pfizer and Germany’s BioNTech has been found to be more than 90 per cent effective Photo: Zeljko Lukunic/PIXSELL (Zagreb - 2020-08-14, Zeljko Lukunic/PIXSELL / IPA) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

Un solo vaccino a chi è stato malato. Scontri e confusione tra scienza e politica

(da RietiLife Free Press – Giacomo Pasquetti) A seguito della presentazione del nuovo Dpcm, il primo in assoluto del Governo Draghi, che andrà in vigore sabato 6 marzo fino al 6 aprile (giorno dopo Pasquetta), sono emerse rilevanti novità sul fronte vaccini. Il Presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli, ha annunciato la diffusione di una nuova circolare che stabilirà che “ai soggetti già infettati dal Covid-19 sarà inoculata in Italia solo una dose di vaccino, sufficiente a renderli immuni”.

L’Assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, in una nota, è intervenuto sulla questione della monodose per chi ha già contratto il virus, chiedendo ulteriori chiarimenti: “Basta ai balletti delle dichiarazioni dei virologi. Sull’unica dose le autorità competenti diano indicazioni chiare e inequivocabili alle Regioni”. Per poi continuare: “Se tecnicamente e scientificamente è una decisione appropriata allora procediamo, altrimenti è meglio tacere per non generare confusione nei cittadini già prenotati. Lo dico da una Regione, il Lazio, che si accinge a superare le 140 mila doppie somministrazioni con oltre 460 mila somministrazioni eseguite complessivamente”.

Foto: RietiLife ©

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